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Tab Chievo, guai a parlare di Europa

I giallobl hanno quasi la salvezza in tasca e potrebbero guardare alla Uefa

Come la Fiorentina. Questo è il Chievo Verona dopo 25 giornate di campionato. La squadra di Mimmo Di Carlo, dopo la bella vittoria di ieri contro il Cagliari (2 a 1), è a quota 35 punti, appunto come i viola di Cesare Prandelli che hanno una rosa costruita per giocare in Champions e per arrivare tra le prime quattro del campionato.

Non male per i gialloblù che, ancora una volta, stanno dimostrando che l’organizzazione, la capacità della società e l’abnegazione di tutto lo sfaff tecnico, a partire proprio da Di Carlo, possono portare a risultati importanti.

Però, gli uomini in gialloblù continuano a nascondersi, proseguono, come in un disco bloccato, a ripetere che l’obiettivo è la salvezza, solo la salvezza, e che fino a quando questo risultato non sarà raggiunto non si può parlare di altro. Come se parlare di zona Europa fosse un tabù.

Molti ci credono, alcuni la sognano, ma nessuno vuole dirlo. Neanche i tifosi. Ma gli occhi dei ragazzi della curva nord, quando parlano di questo sorprendente Chievo si illuminano di una luce nuova, una luce già vista. Si tratta di speranza, quella speranza che fino a ieri si chiamava “salvezza” e che da oggi potrebbe chiamarsi “Europa League”, o per i nostalgici Coppa Uefa.

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