Lo aveva promesso alla vigilia della sfida contro la Roma, il tecnico gialloblu Rolando Maran, e in effetti la sua squadra per almeno l'intera prima parte del match è stata particolarmente "scomoda" da gestire per i padroni di casa. Tanto che un po' inaspettatamente al 36', sugli sviluppi di un'azione lungo la fascia destra culminata nel cross a centro area da parte di Izco, il gioiellino de Guzman era persino riuscito a portare in vantaggio i suoi, grazie a un preciso e spettacolare colpo di testa in tuffo libero.

Una rete tutto sommato meritata, perché il Chievo fino a quel momento aveva retto bene l'onda d'urto degli avversari, dando sempre prova di saper essere pericoloso anche in fase offensiva, e tuttavia pure un po' sorprendente, perché se c'è una squadra che dall'inizio alla fine ha provato a fare la partita, quella è certamente stata la Roma di Spalletti.

Il Chievo è sceso in campo letteralmente falcidiato dalle assenze, con Maran obbligato ad arretrare in difesa Izco, il quale pure lui è stato poi costretto ad uscire infortunato al 41' del primo tempo. Al suo posto Maran ha inserito Costa, autore in seguito di una prova discreta, macchiata purtroppo dal fallo da rigore a fine gara sul risultato di 2 a 1. Ma nonostante la formazione inedita, gli uomini di Maran hanno saputo lottare e resistere a lungo, contro una Roma ben messa in campo e che nei velocisti Salah ed El Shaarawy ha dimostrato di avere le sue armi micidiali.

Nonostante il grande possesso palla, le occasioni più grandi per la squadra di casa sono arrivate su calcio piazzato. Al 24' ci ha provato Nainggolan con una gran botta che Sorrentino si è davvero dovuto impegnare parecchio per respingere. Poco dopo al 27' è stata la volta di Bruno Peres che da posizione leggermente defilata con un gran tiro liftato ha colpito l'esterno del palo alla desta dell'estremo difensore clivense.

Superato lo spavento, il Chievo è tornato ad affacciarsi in avanti e al 36' è arrivata la rete del vantaggio siglata da de Guzman. Roma frastornata, ma non troppo e soprattutto fortunata, perché proprio nei minuti di recupero, ancora una volta da calcio da fermo, è riuscita a trovare quasi subito il pareggio. Grande merito anche di El Shaarawy certo, autore di una mezza prodezza balistica, con la sfera che si è infilata imprendibile sotto il sette alle spalle di un incolpevole Sorrentino.

Squadre dunque negli spogliatoi sul risultato di uno a uno. La seconda frazione di gara è racchiusa tutta nella discesa prorompente sulla fascia sinistra del solito El Shaarawy, al minuto 52', grazie alla quale Dzeko è riuscito, dopo una serie di fortunosi rimpalli, a ricevere il pallone e insaccare da pochi passi la rete del vantaggio. Il Chievo a questo punto ha avuto il demerito, o più semplicemente l'incapacità fisica, di non essere in grado di reagire, continuando a lasciare l'iniziativa alla squadra di casa. Dzeko fermato sul più bello per due volte, prima dal palo al 74' e poi da una strepitosa uscita di Sorrentino all'82', sono gli episodi che avrebbero potuto ulteriormente aggravare il passivo. Alla fine sarà Perotti a sancire il definitivo 3 a 1, realizzando il penalty appena conquistato proprio allo scadere del recupero.

Ora occorre dimenticare alla svelta la sconfitta, riposare e soprattutto recuperare gli indisponibili, in vista della prossima sfida l'8 gennaio alle 15.00, quando il Chievo al Bentegodi affronterà l'Atalanta, una squadra ostica, ma sicuramente molto più alla portata dei ragazzi di Maran rispetto alla Roma vista stasera.