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Verso Pescara - Hellas Verona, Setti: «Battaglia da combattere insieme»

Il presidente gialloblu ha lanciato un appello e ha soprattutto a precisato che il suo unico pensiero è l'Hellas Verona, in una settimana in cui è circolata la voce di un suo possibile interessamento per il Carpi

C'è un'altra battaglia da combattere insieme. Insieme ai ragazzi, insieme al mister, insieme allo staff. La mia testa, il mio impegno, sono tutti qui, al Verona.

Invece dell'allenatore Alfredo Aglietti, ha parlato il presidente dell'Hellas Verona Maurizio Setti. Nell'antivigilia della sfida di domenica 26 maggio con il Pescara, è stato il numero uno gialloblu a lanciare un appello e soprattutto a precisare che il suo unico pensiero è l'Hellas Verona, in una settimana in cui è circolata la voce di un suo possibile interessamento per il Carpi. «Penso solo a questa partita che può essere decisiva per il nostro futuro - ha scritto Setti, riferendosi alla gara di domani - Perché il Verona io lo voglio dove ho sempre voluto che fosse, in Serie A».

Domani, l'Hellas Verona affronterà gli abruzzesi nel match di ritorno della semifinale playoff di Serie B. L'incontro dell'andata al Bentegodi è terminato 0-0 e quindi serve un successo ai veronesi per andare a giocarsi la finale con la vincente tra Benevento e Cittadella. Per l'occasione Setti ha rilasciato poche righe di dichiarazione, poi pubblicato sul sito internet dell'Hellas Verona.

Penso di essere una persona con dei difetti, come tutti, ma anche un uomo pronto a riconoscerli - ha detto Setti - Ho imparato nel tempo che per voi, che il Verona lo avete seguito su "campacci" incredibili, non è mai stato un problema di categoria. A, B o C, il tifoso gialloblù va allo stadio a vedere l'Hellas, non a guardare gli avversari. In fondo, era proprio questa passione viscerale, questa fede, che mi aveva fatto avvicinare a questo club, fino a comprarlo sette anni fa. E la fede nasce dall'identificazione con la squadra e il suo modo di essere e giocare, qualcosa che spesso è mancato negli ultimi tempi, ma che invece ho rivisto, forte e vivo, nelle ultime partite al Bentegodi contro Foggia, Perugia e Pescara. È giusto che il mio operato venga giudicato di giorno in giorno, di dichiarazione (ne faccio poche) in dichiarazione, non mi sono mai sottratto alle critiche. Ma posso assicurare che la mia volontà è e resta quella di costruire un Verona vincente, sul campo e in società. A partire dalla decisiva trasferta di Pescara.

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