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Anche a Pazzini non piace la Cina. "Essere contento conta più dei soldi"

Il bomber dell'Hellas parla alla Gazzetta dello Sport di questo periodo in cui i club cinesi offrono cifre faraoniche ai calciatori pur di ingaggiarli

"I soldi sono importanti, ma essere contento lo è di più. Non puoi fare una cosa solo per guadagno, altrimenti non te la godi". Possono sembrare parole banali e scontate quelle rilasciate dal bomber dell'Hellas Verona Giampaolo Pazzini alla Gazzetta dello Sport. Acquistano però risalto, perché pronunciate in un periodo in cui piovono offerte faraoniche dalla Cina, per acquistare grandi calciatori da far giocare in un campionato di calcio come quello cinese, che definire poco prestigioso è un eufemismo.

C'è chi dice sì e c'è chi dice no. Pazzini fa parte della seconda categoria, insieme ad altri suoi colleghi come Kalinic della Fiorentina. Nel primo gruppo invece ci sono l'italiano Pellè, ma anche l'ex juventino Tevez, l'ex romanista Gervinho e i brasiliani Oscar e Hulk, solo per citarne alcuni. E tra questi potrebbe esserci anche Cassano, anche se il "Pazzo" è scettico.

E le parole di Pazzini hanno scatenato diverse reazioni tra gli appassionati di calcio. I romanticisti del pallone le hanno ovviamente apprezzate, mentre i più cinici hanno sottolineato il fatto che con quello che guadagnano le stelle del calcio italiano, come appunto Pazzini, non è una fatica così grande rifiutare i soldi cinesi. Tra i più maligni, quelli che dicono che Pazzini in realtà non ha rifiutato nulla perché non c'è nessuna offerta dalla Cina. In verità non è noto se qualche club cinese si sia fatto avanti per prelevare l'attaccante gialloblu, comunque per loro Pazzini parla ipoteticamente e quindi non sa se di fronte ad un'onerosa offerta cinese sarebbe in grado di dire no.

Il "triste" destino dei calciatori: se accettano tanti soldi sono dei mercenari, se rifiutano tanti soldi sono degli ipocriti.

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