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Olimpiadi 2026, ipotesi Malagò candidatura unitaria. Luca Zaia: "Facciamo presto"

Nel 2026 potrebbe essere "Olimpiade Italia", unificando tutte e tre le candidature di Cortina, Milano e Torino. Il governatore del Veneto: "Ok, ma servono precise garanzie"

«Siamo in linea con la proposta di candidatura unitaria avanzata dal Coni e dal Presidente Malagò. Chiediamo di fare presto e che ci siano precise garanzie per tutti coloro che vogliono essere della partita». Lo dichiara il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, commentando l’annuncio del Presidente del Coni Giovanni Malagò che il Comitato Olimpico Nazionale indica come soluzione migliore una candidatura unitaria italiana per ospitare le Olimpiadi Invernali del 2026. Avevano presentato i loro dossier Cortina Dolomiti Unesco, Milano e Torino.

La proposta assomiglia molto a una sorta di più o meno ben congegnato compromesso che oscilli dall'accontentare chiunque, allo scontentare tutti. La cosiddetta candidatura unitaria per un'Olimpiade Italia, che coinvolga le tre località di Cortina, Milano e Torino, è giunta infatti al termine di un lungo balletto. È pur vero che, ad esempio, nel 2026 già si disputeranno i Mondiali di calcio ufficialmente in Usa (capofila), Canada e Messico, perché dunque non avvallare l'ipotesi di un altro terzetto in salsa italiana, senza però città capofila, per le Olimpiadi dello stesso anno? Qualche riserva, ad ogni modo, probabilmente resta, non ultimo sul nome da assegnare alla stessa competizione (difficile, molto difficile, trovarne uno che accontenti tutti e al contempo valorizzi mediaticamente le singole località che dovrebbero ospitare la manifestazione).

Il presidente della regione Veneto ha comunque voluto specificare la propria apertura anche a soluzioni "originali", pur di non veder sfumare del tutto la possibilità di ospitare a Cortina le prossime Olimpiadi: «Occorre – ha dichiarato Zaia – pieno sostegno e unitarietà sul piano organizzativo, ma anche da parte di tutte le aree interessate. La candidatura unitaria deve esserlo anche per quanto riguarda il consenso dei territori. Facciamo velocemente – conclude Zaia – perché le Olimpiadi invernali 2026 sono a portata di mano, ma bisogna andare avanti con un progetto serio, forte, ben condiviso e sposato dai territori».

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