L'Hellas vuole La Spezia per condire il suo campionato

Il Verona domenica va a La Spezia in cerca di conferme e non di impossibili rivincite. L’ignobile retrocessione in serie C1 rimediata dai gialloblù nel giugno del 2007, dopo lo spareggio con la formazione ligure, è una pagina vergognosa che niente e nessuno potrà mai strappare dal libro della storia dell’Hellas. Come non esiste sul mercato scolorina in grado di cancellare l’incredibile sbaglio commesso nella gara d’andata dei playout proprio allo stadio Picco da Cutolo (col Verona avanti 1-0): un errore che, in un ipotetico museo dell’orrore calcistico, avrebbe certamente un posto di riguardo.
 
Ma la squadra di Giannini deve pensare al presente, e ad allungare la striscia positiva in campionato per risalire in classifica. I gialloblù non perdono da quattro gare e sono reduci da due vittorie di fila. Per Mancini e compagni è d’obbligo ripetere la prestazione di domenica con l’Alessandria anche se Giannini dovrà fronteggiare una situazione di assoluta emergenza. Infatti oltre ad Abbate e Maietta non avrà sicuramente a disposizione Esposito, infortunatosi in Coppa Italia, e pure Paghera. Per fortuna il tecnico gialloblù ha dato finora prova di grande eclettismo tattico e  potrebbe schierare in difesa Campagna-Ceccarelli-Vergini-Scaglia. In mezzo senza Esposito e Paghera, e date per scontate le riconferme di Martina Righi e Hallfredsson, è ballottaggio tra Garzon e Russo. Davanti spetterà a Mancini innescare Pichlmann e Le Noci. Il Verona dovrà temere intanto la voglia di riscatto dello Spezia, protagonista di un avvio di campionato modesto (è penultimo a quota 8, a -4 dai gialloblù): una sola vittoria colta con D’Adderio costretto a lasciare la panchina a Pane dopo la quinta giornata. Ma soprattutto l’Hellas dovrà placare la voglia di rivalsa di 4 ex gialloblù: Colombo, Herzan, Comazzi e Ferrarese. È già bastato il gol subito da Gomez a Gubbio.