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L'Hellas torna a sprofondare: la luce non si accende mai e la Lazio domina

Dopo la prestazione contro la Sampdoria, che aveva alimentato qualche speranza, i gialloblu si rendono protagonisti di una bruttissima prestazione al Bentegodi, davanti ad un avversario non irresistibile e in emergenza difensiva

L'Hellas Verona affonda per 3-0 sul proprio terreno di gioco, sotto i colpi di una Lazio in piena emergenza difensiva, che non ha dovuto fare sforzi particolari per avere la meglio sulla squadra di Fabio Pecchia. 

Poco spettacolare la prima frazione al Bentegodi, con gli ospiti che fin dalle prime battute hanno preso in mano il pallino del gioco, mentre i padroni di casa hanno cercato di chiudere bene gli spazi per poi provare a colpire in contropiede. La partita così è apparsa subito bloccata, con le due squadre che hanno faticato a rendersi pericolose. 
Il primo sussulto è arrivato all'8', quando un cross di Luis Alberto ha visto la difesa scaligera salvarsi con qualche affanno, mentre al 15' lo spagnolo, dal corner, ha trovato in area Lucas Leiva, che ha colpito di testa e spedito la sfera tra le mani di Nicolas. Il primo tentativo degli scaligeri verso la porta laziale invece è stato di Bearzotti, ma il suo destro è risultato essere troppo debole e Strakosha ha potuto bloccare in tuffo.  
La gara si è sbloccata al 23', dopo che Souprayen ha ingenuamente atterrato Marusic in area: sul dischetto allora si è presentato Immobile, che non ha lasciato scampo al portiere gialloblu. 
L'Hellas ha provato a reagire, ma i continui errori in fase d'impostazione non hanno consentito alla squadra di Pecchia di costruire situazioni pericolose per la porta ospite: non è sembrato esserci ancora una chiara idea di gioco nei giocatori scaligeri, che troppo spesso hanno sprecato il possesso della sfera. 
Al 40' allora ci ha pensato nuovamente Immobile a punire i padroni di casa, con uno slalom in area che ha visto i difensori gialloblu recitare la parte dei birilli e l'attaccante che ha potuto facilmente battere Nicolas per la seconda volta. 
Incapace di reagire, il Verona si è affidato al calcio piazzato da posizione defilata di Fossati che ha costretto Strakosha ad un difficile intervento. 

IL TABELLINO DEL MATCH

Come il primo, anche il secondo tempo non ha offerto un grande spettacolo ai presenti al Bentgodi, soprattutto a quelli di fede scaligera. In controllo della gara fin dai primi minuti, la Lazio ha amministrato la partita, al cospetto di un avversario impotente e in confusione, che non ha mai dato l'impressione di poter essere pericoloso. 
Così al 46' è stato Luis Alberto a trovare l'esterno della rete dopo una brutta palla persa sulla trequarti dai gialloblu, mentre al 55' Lulic a ha costretto Nicolas ad allungarsi per evitare il gol. Cinque minuti più tardi, Immobile nella zona del vertice sinistro dell'area veronese, ha premiato l'incrusione di Marusic con la difesa veronese mal posizionata e il laterale non si è fatto sfuggire l'occasione per chiudere definitivamente la partita
Dal 60' in poi, nessuna occasione o emozione degna di nota. Unico fatto da segnalare il debutto di Lee Seung-woo, che ha subito mostrato di avere una buona personalità e un buon tocco palla, ma neppure la voglia del "Messi coreano" ha saputo portare la luce nella formazione di casa. 

Se il turno settimanale aveva portato un pizzico di speranza nell'ambiente gialloblu, la sconfitta contro la Lazio lo ha spazzato via. La squadra di Pecchia attualmente non ha un'identità e un'idea di gioco, a prescindere dalla qualità degli interpreti. Tanti dei passaggi sbagliati, alcuni dei quali elementari, sono infatti sembrati il sintomo di giocatori che troppo spesso non sanno cosa fare con il pallone tra i piedi e che a volte si trovano ad affidarsi ad improbabili lanci lunghi. La confusione che regna sul terreno di gioco non permette la costruzione di una manovra che possa portare a veri pericoli, vanificando così anche il lavoro di copertura, con la difesa sempre sotto pressione e ancora traballante. 
Da rivedere anche le scelte di Pecchia, che contro una squadra senza dubbio temibile ma con gravi problemi nel reparto arretrato, ha schierato una formazione con il solo Pazzini come attaccante vero, un Valoti fuori ruolo e Romulo a completare il tridente, mentre Souprayen in difesa si è reso protagonista di un altro errore in questo campionato, provocando con un intervento evitabile il rigore della prima rete degli ospiti. 
In questo momento la situazione in casa Hellas Verona appare disperata, con una squadra allo sbando e un tecnico che non sembra riuscire a trovare il bandolo dlla matassa: e il 1° ottobre i gialloblu faranno visita al Torino, con il fischio d'inizio fissato per le 15. 

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