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L'Hellas ci prova, ma contro il Brescia si deve accontentare del pareggio

Buona partita dei gialloblu, che fino alla fine hanno cercato di raccogliere l'intere posta in palio contro la capolista, peccando però ancora una volta in precisione negli ultimi 30 metri e fallendo diverse buone occasioni

Lo scontro al vertice tra Hellas Verona e Brescia, nel turno infrasettimanale di Serie B, si è concluso con un 2-2, al termine di una sfida combattuta e ricca di occasioni. 

Grande avvio della squadra di Grosso, partita subito su ritmi alti per mettere in difficoltà gli avversari, apparsi sopresi da un inizio così veemente. I gialloblu hanno cercato di sfruttare le fasce, combinando spesso con Lee e Di Gaudio, per poi andare al cross o tagliare al centro. La prima vera occasione però è stata di marca lombarda, con il tiro di Donnarumma deviato in corner dopo 5’. I padroni di casa invece hanno raccolto i frutti del proprio lavoro al 14’, quando Faraoni ha scaraventato in porta il traversone di Zaccagni, sporcato dalla difesa. Scosso dalla rete subita, il Brescia ha subito cercato di reagire, alzando baricentro e pressing, con Silvestri che si è dovuto impegnare per mettere in angolo il traversone di Martella deviato dall’ala coreana. Un minuto dopo però, su un altro corner, è arrivato il pari di Torregrossa, bravo a svettare in area. 
Rinfrancato dal pari, l'undici di Corini si è lasciato alle spalle un avvio difficoltoso, ma ha rischiato di capitolare nuovamente al 23', quando Dawidowicz e Pazzini non hanno trovato la deviazione vincente sotto misura. Nella metà della prima frazione la partita si è fatta più equilibrata, con gli attacchi che a turno hanno cercato di violare la porta avversaria. Così ai tentativi di Torregrossa e Donnarumma, arrivati nella stessa azione e respinti da Silvestri e dalla difesa, hanno replicato le due clamorose occasioni capitate a Di Gaudio, che al 31' e al 33' non è riuscito ad inquadrare la porta da ottima posizione. Negli ultimi minuti i padroni di casa sono sembrati riprendere il sopravvento, scambiando bene sulla trequarti, riuscendo a portare al tiro Lee al 40' dopo un triangolo con Bianchetti, ma neppure l'esterno ex Barcellona è riuscita a trovare il bersaglio. Così a passare in vantaggio sono stati i lombardi, con una potente punizione di Martella che ha trovato l'incrocio sul secondo palo, mentre a tempo scaduto Bisoli ha fallito l'occasione per mettere una seria ipoteca sul match. 

La cronaca e il tabellino

Rientrato in campo sotto di una rete, l'Hellas ha ripreso subito in mano le operazioni anche nella ripresa, seppur con ritmi un po' più bassi rispetto a quelli forsennati della prima frazione. Il Brescia dal canto suo ha cercato di chiudere bene gli spazi come nei primi 45 minuti, faticando sempre a portare tanti uomini in avanti e affidandosi maggiormente alle capacità dei propri attaccanti. Poche dunque nella seconda parte le occasioni per la formazione ospite, che non ha rinunciato ad attaccare, ma è stata quasi sempre fermata prima di poter creare pericoli concreti. Diverso il discorso per la squadra di casa, che ha continuato a scambiare molto bene, fallendo però l'ultimo tocco, quello decisivo, come avvenuto sulla bella palla rasoterra messa in mezzo da Lee al 56'. 
Al 58' Grosso ha deciso di affidarsi ai suoi due bomber e ha affiancato Di Carmine a Pazzini, ma il pareggio è arrivato subito dopo grazie ad una splendida apertura di Zaccagni per Faraoni, che in corsa ha trovato l'angolino lontano calciando di prima. Un minuto dopo invece una grande discesa dell'ala coreana ha portato il Pazzo al tiro da fuori, con la sfera che però è uscita di poco. 
Come nel primo tempo, il Brescia dopo il gol ha provato a reagire, ma questa volta gli ospiti non sono stati incisivi come in precedenza e pur, tentando di replicare alle occasioni scaligere, hanno saputo impegnare Silvestri solo con una grande botta di Tonali. 
Con le squadre entrambe stanche, nel finale il Verona ha provato a lanciare gli ultimi assalti, senza trovare la lucidità necessaria per portare il colpo del KO. 

L'Hellas Verona non è riuscito a trovare una vittoria pesantissima contro la capolista, ma ha dimostrato di potersela giocare con chiunque in questo torneo. Gli uomini di Grosso, per larghi tratti del match, hanno costretto gli avversari a tenere basso il baricentro per non essere infilati dagli inserimenti di ali e centrocampisti: per buona parte della gara Lee è sembrato quasi imprendibile (peccato per gli errori sotto porta), così come Zaccagni che ha mostrato tutte le proprie qualità. Sono loro due gli elementi che hanno dato imprevedibilità ad una manovra organizzata da Gustafson e sorretta da Faraoni, anche inaspettato finalizzatore in una serata per lui magica. Buona anche la fase di uscita, spesso portata a termine molto bene, mentre troppe volte manca la precisione negli ultimi 25 metri. Un po' più incerta invece quella difensiva, oggi al cospetto di una grande attacco ma apparsa comunque ancora piuttosto impacciata in determinate situazioni. 
Una prova che dovrebbe quindi dare coraggio agli scaligeri in vista del prossimo test, quello dell'8 aprile sul campo del Palermo. 

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