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L'Hellas va in vantaggio, ma poi sprofonda al Bentegodi contro il Bologna

L'undici di Pecchia va in rete prima con Cerci, a cui replica Destro, e poi con Caceres, ma proprio quando sembrava avere il match in pugno ha incassato l'uno-due felsineo a causa delle solite amnesie difensive

Al rientro dalla pausa delle nazionali, l'Hellas Verona cade in casa contro il Bologna nella tredicesima giornata di Serie A, dopo essere stato in vantaggio per buona parte della gara. 

Nonostante qualche errore di troppo in fase di impostazione, la gara del Bentegodi ha mostrato un buon ritmo già dalle prime battute. A partire meglio però è stato l'undici schierato da Fabio Pecchia, che ha cercato di imporre subito il proprio gioco e al 6' ha subito rischiato di andare in vantaggio, con Cerci che non è riuscito ad arrivare in spaccata sull'interessante cross di Verde. Il buon momento della formazione di casa però è stato premiato al 12' dall'ex Torino e Atletico Madrid, che ha approfittato dell'errore in uscita di Mirante sul traversone di Fares, per mettere in rete di testa. 
Impacciati e in difficoltà sul piano del gioco, i rossoblu si sono però piano piano ricomposti, pur continuando a soffrire le incursioni sulle corsie laterali dei gialloblu, che al 18' hanno portato in area Caceres, ma la sua deviazione volante su servizio di Romulo non ha avuto fortuna ed è terminata sopra la traversa. Pur continuando a manovrare con buone idee, l'Hellas ha mostrato ancora le solite leggerezze difensive e al 21' ha rischiato di capitolare sugli sviluppi di un corner, riuscendo infine ad allontanare la sfera. Ma il pareggio felsineo è stato rimandato solamente di un minuto, quando la difesa scaligera si è fatta soprendere dall'assist di Palacio per Destro, che tutto solo ha potuto superare Nicolas di potenza. 
Un po' stordito dalla reazione ospite, il Verona ha lasciato campo agli avversari che non si sono fatti pregare. Così Nicolas al 25' ha dovuto dire di no all'incornata di Helander, mentre Heurtaux poco dopo ha dovuto mettere una pezza sulla girata di Destro. È servito qualche minuto agli scaligeri per ritrovarsi, con Cerci che alla mezzora ha cercato la doppietta personale in contropiede, centrando però il corpo di un avversario. L'undici di Pecchia allora ha aumentato i giri del motore e al 33' è ripassato in vantaggio con Caceres, che ha colpito di testa il traversone di Verde costringendo Mirante al miracolo. La palla però è tornata all'uruguaiano, che ha potuto ribadire in rete. 
Sulle ali dell'entusiasmo, i padroni di casa sono tornati a spingere, vanificando un buon contropiede e una discesa di Cerci, mentre Verde al 41' non ha trovato la giusta traiettoria per battere Mirante dopo aver soffiato la palla a Gonzalez. 
Nel finale poi è stato Destro a divorarsi il pareggio su assist di Pulgar, mettendo alto il pallonetto a Nicolas, che un minuto dopo ha bloccato anche il rasoterra da fuori dello stesso Gonzalez. 
I primi scoppiettanti 45 minuti si sono conclusi poi con un insidioso traversone del solito Verde, che non ha trovato la deviazione vincente di un compagno. 

LA CRONACA E IL TABELLINO

Più blandi i ritmi ad inizio di ripresa, con un Verona partito ancora una volta meglio degli avversari e autore di una bella combinazione al 47', con il tiro di Buchel che non ha inquadrato il bersaglio. Senza troppa convinzione, la squadra di Donadoni ha iniziato poi a provare a prendere in mano il gioco, con i gialloblu che piano piano hanno arretrato il baricentro per non concedere spazi e cercare di colpire al momento opportuno per il definitivo KO. Un ispirato Cerci ci ha provato al 63' con una punizione che non ha sorpreso del tutto l'estremo difensore rossoblu, mentre al 73' il numero 10 scaligero non è riuscito a colpire a dovere la sfera sull'assist di Romulo e a mettere la parola fine sulla partita. 
E sul ribaltamento di fronte è arrivato il primo dei due gol ospiti, con la difesa che ha perso di vista Okwonkwo, lasciato libero di colpire di testa l'assist dalla destra di Verdi. La definitiva rimonta emiliana porta invece la firma dell'ex Donsah, che due minuti dopo si è liberato al limite dell'area e ha lasciato partire un gran destro che non ha lasciato scampo al portiere veronese. 
Stordito e probabilmente anche affaticato, l'Hellas ha abbozzato una reazione dalla quale non ne ha ricavato che un tiro di Lee sugli sviluppi di un corner arrivato all'86', che è stato deviato verso la porta da Helander e messo in angolo da Mirante. 

Serviva una vittoria all'Hellas Verona, una vittoria per riportarsi sotto le altre concorrenti alla salvezza e non lasciarle scappare, per dare morale all'ambiente e ai tifosi. Invece è arrivata un'altra sconfitta dettata dagli stessi problemi che affliggono questa squadra dall'inizio del campionato, se non addirittura dalla scorsa stagione: troppi blackout difensivi e difficoltà a reagire dopo aver subito gol. La squadra di Pecchia anche questa sera avrebbe meritato di più, sia per il gioco espresso, sia per quello che ha creato, ma viene regolarmente punita per le sue leggerezze dall'avversario di turno, così come è avvenuto in tre delle ultime quattro sconfitte che hanno preceduto la sfida con il Bologna. 
Ora, dopo 13 partite, il club scaligero ha raccolto solamente 6 punti e occupa il penultimo posto in classifica, con la prima avversaria lontana 3 lunghezze. Giornata dopo giornata la situazione si fa sempre più complicata e il tanto auspicato cambio di rotta non sembra ancora essere arrivato. 
Sabato 25 novembre, alle 18, gli scaligeri scenderanno in campo contro il Sassuolo in terra emiliana, dalla quale dovranno tornare con i 3 punti se vogliono ancora dare un senso alla loro stagione. 

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