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Hellas, salvezza compromessa: "A 4 giornate dalla fine il distacco è ampio"

Dopo la sconfitta di lunedì sera le speranze di restare in Serie A per i gialloblu poche: ora restano da affrontare Spal, Milan, Udinese e Juventus, con 6 punti da recuperare sul Crotone

La sconfitta dello stadio Ferraris, arrivata lunedì sera contro il Genoa, ha quasi il sapore della condanna definitiva per l'Hellas Verona, che si trova ora a 6 lunghezze dal quart'ultimo posto con 4 partite ancora da giocare (Spal, Milan, Udinese e Juventus). 
Se la matematica infatti dice che i giochi sono ancora aperti e che ci sono ancora punti a disposizione per la salvezza, il buon senso sembra dare per spacciati i galloblu, autori fino a questo momento di un campionato fatto di tantissime ombre e poche luci. Anche sul terreno di gioco ligure, nonostante un buon secondo tempo, gli scaligeri hanno mostrato ancora una volta tutti i loro limiti, subendo tra l'altro la rete decisiva da un ex dal dente avvelenato come Bessa, partito a gennaio in una sessione di calciomercato che ha visto l'Hellas indebolirsi ulteriormente. 
Al termine della gara lo stesso Fabo Pecchia si è aggrappato alla speranza lasciata dai numeri, ma a sua volta ha dovuto evidenziare quanto la situazione attuale sia estremamente complicata. Queste le sue parole riportate dal sito della società. 

Oggi non è mancata la voglia di fare risultato su un campo impegnativo, purtroppo non ci siamo riusciti. Salvezza? A quattro giornate dalla fine il distacco è ampio, tutti si è complicato nelle ultime tre gare dove non sono arrivati punti. Abbiamo il dovere di non smettere mai di lottare, di provare a battere la SPAL per continuare a sperare. Abbiamo rincorso per tutta la stagione, nelle ultime gare abbiamo commesso errori pesanti ma bisogna trovare la forza di reagire, forse con un pizzico di esperienza in più avremmo potuto portare a casa risultati diversi, avere più continuità. Mi dispiace perché, per lo sforzo messo in campo, la squadra avrebbe meritato almeno il pari. 

GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA

Rientrato dopo un lungo infortunio, Alessio Cerci sta piano piano crescendo di forma, ma il suo buon secondo tempo non è bastato alla squadra per trovare i punti che le servivano al Ferraris. 

C'è grande rammarico, stasera abbiamo fatto una buona prestazione ma non siamo riusciti a fare gol. Sono dispiaciuto per il mister e per i compagni, oggi abbiamo dato tutto cercando di andare oltre i nostri limiti. Per il sacrificio messo in campo e per il gioco espresso avremmo meritato qualcosa in più contro una squadra sempre difficile da affrontare, soprattutto in casa. Questa stagione è andata male, abbiamo fatto alcuni errori che hanno compromesso il nostro cammino. Il mio infortunio? Venivo da un periodo positivo dove stavo prendendo la forma, questa era un'annata importante per rilanciarmi e nel momento migliore mi sono fatto male. Il mister e Fusco? Sono due persone che rispetto e che stimo moltissimo, mi hanno fortemente voluto e con loro ho un ottimo rapporto. Stasera avrei voluto fare qualcosa di più anche per il mister. La scelta del direttore va accettata, ma posso solo parlare bene di queste due persone. 

L'ìmpressione è che, dopo il Benevento, il prossimo a salutare la massima serie sarà proprio l'Hellas Verona. Sono troppe infatti le occasioni gettate al vento dalla squadra, così come le scelte quanto meno discutibili di società ed allenatore. I gialloblu ora sono attesi da un altro scontro diretto interno, questa volta contro la Spal, dove una vittoria potrebbe non bastare per la classifica finale, ma regalerebbe almeno una goia ad una tifoseria che la merita. 

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