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Hellas, Hallfredsson ci crede: "Il mio pronostico per la Sampdoria? Vinciamo"

Il centrocampista, ospite a Radio Bella&Monella, ne è convinto: "Mi immagino già la vittoria, io ci credo. C’è tanta voglia, alcuni di questi pareggi potevano essere vittorie. Ma più che di sfortuna bisogna parlare di lavoro, di trovare la vittoria"

Ai microfoni di Radio Bella&Monella, Emil Hallfreddson ha parlato del complicato presente dell'Hellas Verona, che non è ancora riuscito a conquistare una vittoria nella stagione 2015/2016 e stazione ora nei bassi fondi della classifica. 

Il momento del Verona? La squadra sta soffrendo questa situazione. Stiamo lavorando tanto per trovare la vittoria, domenica ci proveremo contro la Sampdoria. Il mio pronostico? Vinciamo. Mi immagino già la vittoria, io ci credo. C’è tanta voglia, alcuni di questi pareggi potevano essere vittorie. Ma più che di sfortuna bisogna parlare di lavoro, di trovare la vittoria. Un commento sui gol presi nel secondo tempo? Per me la sfortuna non esiste, si è artefici del proprio destino. Non ho una spiegazione per i gol presi, magari la avessi. Bisogna solo difendere meglio e attaccare meglio per fare un gol più degli avversari, così si vince. Non c’è una spiegazione specifica. Mandorlini ha detto che più si soffre più è bello quando si esce dalla crisi ed io sono d’accordo col mister, quando si esce da queste situazioni è bello guardare indietro e ricordare le difficoltà lontane. Sono sicuro che andrà così. Ai tifosi chiediamo come sempre di sostenerci, il loro supporto c’è sempre stato. Domenica è arrivato qualche fischio, ma erano pochissime persone. Ci tengo molto, con il tifo arriva la vittoria. La mia condizione? Sono a disposizione, mi sono ripreso al 100%, ora l’infortunio è alla spalle. 

Il centrocampista poi ha espresso tutta la sua soddisfazione per la prima storica qualificazione dell'Islanda, la sua nazionale, ad un Europeo di calcio. 

Sarà la prima volta nella storia, sicuramente si rivelerà un’esperienza molto bella la prossima estate. Andremo per divertirci, magari potremmo essere la sorpresa. Al momento però penso solo al Verona. Anche l’Italia per me è una squadra forte, ha vinto il proprio girone. Spero di trovarmela nel gruppo agli Europei. Sarebbe bello giocarsela con loro. 

Il numero 10 gialloblu ripercorre poi la sua storia con la casacca dell'Hellas, indossata fin dalla Lega Pro e portata nella massima serie del campionato italiano. 

E’ cambiato tantissimo, ci allenavamo a Sandrà, non c’era la palestra, non era come a Peschiera. Ora è un po’ tutto più professionale, la società è cambiata, ora siamo una società di Serie A. Il momento più bello? La promozione dalla Lega Pro alla Serie B. In Serie A è una sfida continua, bisogna in ogni momento dimostrare di meritare la categoria, di anno in anno. Lotto sempre per aiutare il Verona a salvarsi e restare su questi livelli. Un commento sul centrocampo? Abbiamo preso Viviani al posto di Tachtsidis, che è un giocatore un po’ diverso. E’ stato infortunato a lungo e ora ha ancora qualche problema, non ci voleva. Poi ci sono Sala, Greco, Ionita e tutti gli altri, per me abbiamo un centrocampo forte»

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