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Hellas, Grosso soddisfatto «ma queste partite vanno chiuse prima»

La buona prova offerta domenica sera contro il Venezia è piaciuta al tecnico, che però ha sottolineato i numerosi errori commessi sotto porta, che hanno tenuto "in vita" gli avversari fino all'ultimo

Vittoria importante quella conquistata dall'Hellas Verona domenica sera al Bentegodi contro il Venezia. Nonostante l'infermeria piena, i gialloblu sono stati autori di una prova di carattere, che ha permesso loro di rialzarsi dopo la brutta prestazione di Lecce e riprendere la propria rincorsa alla promozione, che venerdì sera li vedrà affrontare il Perugia, nel tentativo di dare continuità ai propri risultati. 
Il principale difetto riscontrato nel match del 3 marzo, è stato il poco cinismo sotto porta degli scaligeri, che in diverse occasioni hanno avuto la possibilità di chiudere anzitempo la partita, senza riuscire a sfruttarle. Un problema che non è sfuggito a Fabio Grosso, come si può capire dalle sue dichiarazioni riportate dal sito della società al termine del match. 

Rimpianto di non aver chiusa prima? Oggi è stata una grandissima prestazione di gruppo. Ci siamo presentati con gli uomini contati, eppure abbiamo giocato una buonissima partita. Questa è la dimostrazione che il gruppo ha valori tecnici e morali, oltre al fatto che il risultato è certamente bugiardo. Ma proprio per questo dobbiamo essere arrabbiati perché non si può pensare di tenere in bilico una partita in cui si hanno le occasioni per poterla chiudere e far finire com'è giusto che finisca. Sono orgoglioso della prestazione dei ragazzi, ma dovevamo pretendere da noi stessi un risultato diverso da quello ottenuto. Continuità? Dobbiamo saper colmare alcuni limiti, perché quando riusciamo a fare prestazioni così esprimiamo il nostro meglio e per gli avversari diventa difficile. Ecco il nostro margine di miglioramento, e ci stiamo battendo per questo. Henderson? E' un ragazzo che non ha ancora molta esperienza nel nostro campionato e ha attraversato un periodo di appannamento, però ha sempre lavorato sodo, duramente, seriamente: è un ragazzo positivo, solare con grandissime qualità. A Lecce, nonostante il risultato, quando l'ho fatto entrare ho rivisto la brillantezza che lo aveva accompagnato nella fase iniziale del campionato. E oggi sono contento della sua prestazione, come di quela di tuttigli altri che sono stati sollecitati dopo del tempo e questo è un grande risultato. Reazione dopo il rigore? Oggi siamo stati bravi a creare molto, portando però a casa un risultato striminzito. Ok i tre punti, ma dobbiamo chiudere prima le partite. Abbiamo sofferto pochissimo, e il pubblico alla fine ce lo ha riconosciuto. Dobbiamo saperle ripetere, perché la continuità farà la differenza. Per quanto sia difficile, perché qualcuno ci lascia sempre le penne su qualche campo. Tre punti dalla A diretta? Noi non dobbiamo farci prendere dall'ansia di prendere tutti subito, ma il desiderio è forte e penso che oggi si sia visto. Infortuni? Ho detto ai ragazzi che proprio nei momenti difficili si costruiscono le stagioni importanti, e oggi è stato messo un tassello importante per poter essere più forti in futuro. 

Grande mattatore della serata e autore del gol vittoria, Antonio Di Gaudio sembra aver concluso il periodo di ambientamento e domenica sera si è rivelato una vera spina nel fianco per la difesa di Walter Zenga. 

Il gol e la vittoria? Sono contento di essermi sbloccato, ma soprattutto perché abbiamo portato a casa tre punti fondamentali. Era un derby, ci tenevamo a vincere per noi stessi e per la città, dobbiamo continuare a mettere insieme più punti possibili per continuare a scalare. I punti fanno classifica? Quest'anno non ci sono partite scontate, ci sono tanti organici forti e venerdì ne affronteremo uno dei migliori come il Perugia. Non sarà facile perché anche loro arrivano da una bella vittoria, dobbiamo pensare subito a questa partita. Il vero Di Gaudio? Per noi è un'opportunità poter ricoprire un ruolo da protagonisti in questo campionato, per i più grandi e per i più piccoli. Dobbiamo cercare di mettere subito in cascina questi tre punti e pensare subito alla prossima senza pensare all'obiettivo finale: andiamo avanti una per una. Il Verona deve rimanere aggrappato? Noi pensiamo a noi stessi, cercando di rimanere vicini alle prime posizioni, ma ripeto: pensando partita dopo partita. Le difficoltà nella ricerca della continuità? Dobbiamo cercarla in settimana con il lavoro e l'allenamento, poi è chiaro che il giorno gara ci vuole qualcosa in più. Con grandi prestazioni e fiducia poi emerge anche la qualità dei ragazzi della nostra rosa, come oggi per Balkovec ed Henderson, che hanno fatto una grandissima prova e ci hanno dato una mano rispondendo presente. Questo gruppo ce la farà? Dalla mia esperienza mi sento di dire che non si vince solo con il grande organico, ma con qualcosa in più che ho trovato anche qui a Verona: lo staff è importante, il mister è veramente bravo e il gruppo è ottimo, ma non dobbiamo pensare all'obiettivo finale bensì a fare bene giorno dopo giorno. 

Meno decisivo rispetto ad altre occasioni, principalmente per merito dei suoi compagni, Marco Silvestri si è comunque fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa, soprattutto sulla botta di Lombardi del primo tempo. Queste le sue parole rilasciate a Dazn. 

La vittoria passa anche dalla parata su Lombardi? Quella è stata una buona parata, lui ha calciato fortissimo. Meno male perché altrimenti sarebbe stata una parità complicata, perché loro a mio avviso hanno fatto una bella partita, hanno giocato bene e sono una squadra tosta. Però meritavamo di vincere e potevamo anche fare più gol. Difficoltà a chiudere le partite? Quando si vince bisogna essere un po' più cattivi sotto porta, quando inizieremo a segnare di più faremo meno fatica a vincere. I miei compagni, che hanno fatto una grandissima partita, meritavamo di fare almeno tre gol. L'importante però è aver fatto i tre punti, la prossima adesso sarà dura come tutte le altre che ci aspettano: se vogliamo fare il salto di qualità che ci serve dobbiamo dare costanza alle vittorie. 

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