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Hellas, Grosso «Arbitro permissivo e brutta gestione del secondo tempo»

Il tecnico "bacchetta" i suoi per la prestazione messa in campo nella ripresa contro il Livorno e anche il direttore di gara, che non ha adeguatamente sanzionato il fallo sistematico dei padroni di casa

Un punto strappato in un match complicato per l'Hellas Verona allo stadio Picchi, che però non ha soddisfatto Fabio Grosso. 
L'allenatore non è rimasto contento della gestione della seconda frazione della sfida del Livorno, che ha visto i ragazzi venire schiacciati dalla maggiore aggressività degli avversari, senza riuscire a reagire con convinzione. Un'aggressività espressa anche con un fallo sistematico che non ha permesso ai gialloblu di ripartire, trovando il benestare dell'arbitro Serra, che ha lasciato fare ai padroni di casa, senza prendere gli adeguati provvedimenti. Una condizione che ha sottolineato anche lo stesso Grosso, soprattutto alla luce degli infortuni di Dawidowic e Marrone. 
Ecco le sue parole riportate dal sito ufficiale del club. 

Verona calato nel secondo tempo? Esiste anche il primo, infatti abbiamo iniziato bene e avremmo anche potuto sbloccare la gara ma la gestione di questa è stata un po' particolare, perché ritrovarsi a dover fare due cambi obbligati e avere nello spogliatoio quattro ragazzi con le caviglie gonfie sicuramente non è stata la condizione migliore per gestirla. Abbiamo subito 24 falli e ne abbiamo fatti 11, abbiamo preso 3 ammonizioni e l'avversario ne ha subite 2 e quindi penso che si sarebbe potuto fare meglio sotto questo punto di vista. Nella seconda frazione abbiamo subito questa grande aggressività concessa anche in maniera eccessiva da chi gestiva la partita. E quindi portiamo a casa un punto. Silvestri da rosso? Non era chiara occasione da gol e quindi non era da espellere. Siamo venuti qui per giocarcela, nel primo tempo l'abbiamo fatto molto bene mentre nella ripresa purtroppo siamo stati condizionati da due cambi forzati. Abbiamo perso un po' le distanze lasciando gioco a una squadra che l'ha messa sotto un punto di vista diverso da quello che noi preferiamo e che gli è stato ampiamente concesso. Sette punti in tre partite? Volevamo vincere anche oggi, abbiamo avuto occasioni per poterla sbloccare, non ci siamo riusciti. Nella ripresa abbiamo subito le distanze e, alla fine, il risultato più giusto è il pareggio. Usciamo dal campo dopo aver provato a vincere, portando a casa un punto e senza subire gol. Nella ripresa purtroppo abbiamo fatto poco, siamo calati in mezzo al campo, con due cambi obbligati abbiamo giocato con una difesa completamente nuova. Ho detto ai ragazzi che quando non si riescono a fare gare pulite come ci piace fare bisogna essere pronti a fare anche quelle sporche, e nella ripresa non siamo stati bravissimi. Per questo dobbiamo crescere ancora tanto. Dawidowicz e Bianchetti? Sono contento per Matteo perché aveva tanta voglia di rientrare e oggi l'ha fatto da protagonista perché non era facile. Dawidowicz e Marrone non stanno bene, abbiamo 4-5 giocatori con le caviglie gonfie e il campo sicuramente era buono per non prendere distorsioni, quindi da qualche parte questa caviglie si sono gonfiate. E però nel tabellino trovo due cartellini gialli per gli avversari e tre per noi che non siamo molto abituati a fare i falli e forse, quando li facciamo, non sappiamo neanche farli. 

Le buone notizie arrivano invece da Matteo Bianchetti, rientrato in campo dopo un lunghissimo calvario, che ha rischiato di compromettere anche la sua carriera. 

La gara? Sono contento di essere entrato in una partita così difficile in cui c'era da battagliare, sono entrato bene e questo è punto guadagnato perché il Livorno si sta dimostrando una squadra molto ostica. Si poteva fare di più nella ripresa? In Serie B purtroppo non si riesce a fare sempre il proprio gioco e devi essere bravo ad adattarti, però non abbiamo preso gol e questo è molto importante. Abbiamo dimostrato di avere voglia di lottare e siamo rimasti uniti, sicuramente potremo fare meglio nelle prossime partite quando affronteremo situazioni simili. Cittadella? Dobbiamo pensare subito alla prossima partita, sarà importante perché affrontiamo una squadra ostica, ma siamo consapevoli delle nostre qualità e cercheremo di prepararla al meglio. Il rientro dopo il lungo infortunio? Finalmente è finita. Ora bisogna continuare a lavorare, ma sono contento di essere rientrato perchè mi mancava tantissimo. Adesso il mio obiettivo è quello di allenarmi sempre senza avere problemi per tornare a completa disposizione dell'allenatore. Questo anno e mezzo mi ha insegnato tante cose importanti e il calcio è una passione che mi ha dato la forza di superare tutto. Quando ti ritrovi in situazioni come queste, quando rischi di non fare più la vita che facevi prima, ne esci più forte e, se devo fare il bilancio della mia vita, sono anche contento di essere maturato così. Sono contento di essere rientrato e ora voglio togliermi tante soddisfazioni. Paura di smettere? Io non ho mai preso in considerazione questa opzione, ma i dottori mi dicevano che c'era questa possibilità. Io ho lottato ma devo ringraziare loro che hanno lavorato bene sui miei problemi fisici e ora sono qui. 

Piazzati al quarto posto, non lontani dalla vetta, alle ore 21 del 27 dicembre i gialloblu saranno chiamati ad affrontare il Cittadella al Bentegodi. 

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