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Hellas, la "prima" è alle porte. E Bessa intanto sembra sempre più vicino

Il 5 agosto i gialloblu giocheranno la loro partita ufficiale nel turno eliminatorio di Coppa Italia con il Foggia, mentre la trattativa per il giovane centrocampista dell'Inter sembra avviarsi verso la fumata bianca

Si avvicina il primo impegno ufficiale della stagione 2016/2017 dell'Hellas Verona, che nella serata del 5 agosto affronterà il Foggia allo stadio Bentegodi per il turno eliminatorio di Coppa Italia. La partita, che prenderà il via alle 21, verrà trasmessa in diretta su Rai Sport 1, mentre le vendite dei biglietti hanno preso il via nella mattinata del 3 agosto. 
Gli allenamenti intanto proseguono allo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera, con la squadra agli ordini di Fabio Pecchia. Alla sessione mattutina di mercoledì non ha partecipato Checchin, impegnato a Coverciano con la B Italia, mentre Souprayen ha proseguito nel programma di recupero personalizzato. In gruppo invece si sono rivisti Cappelluzzo, Helander, Wszolek, Albertazzi e Gomez. 

Da Tuttomercatoweb intanto arriva l'indescrezione che il club gialloblu sarebbe molto vicino a chiudere per il centrocampista dell'Inter Daniel Bessa. Fuori rosa invece Christodoulopoulos e Jankovic: i loro ingaggi sono troppo pesanti per la serie B e il Ds Fusco sta lavorando per trovare una soluzione che accontenti tutti. 

In questi giorni invece ha parlato in conferenza stampa Leandro Greco. 

IL RITIRO E IL MISTER - "Un commento sul ritiro? Molto positivo, sono contento sia a livello personale sia dal punto di vista del lavoro, su quanto abbiamo messo in campo come gruppo, abbiamo gettato le basi per costruire qualcosa di importante. Vedo un gruppo felice di lavorare insieme, non vediamo l’ora di cominciare la stagione. Un commento su Pecchia? Fin da subito ci sono state massima disponibilità e chiarezza, siamo partiti col piede giusto. Ha una mentalità spagnola, mi ricorda Luis Enrique, che per me è stato un allenatore importante. Ritengo che un gruppo pesi un mister sulla credibilità nella gestione e lui è persona chiara, diretto con tutti, c’è stata subito sintonia. Le sedute sono molto intense con poche pause, questo metodo mi piace molto. Ci sono tutte le basi per partire bene, non vediamo l’ora di scendere in campo".

LA SERIE B - "Che Serie B mi aspetto? Ci sono 5 o 6 squadre che si contenderanno i posti più alti della classifica, sarà un campionato difficile. Vedo bene il Bari, che sta facendo una buona squadra, il Trapani, che viene dai playoff, il Cesena e lo Spezia, in più ogni anno c’è sempre sorpresa. Ci sarà meno qualità, ma questa non basta in Serie B, in cui l’aspetto mentale conta di più, ci vogliono umiltà, entusiasmo e gruppo. Bisogna rimettersi in discussione, dobbiamo pensare di essere una squadra di Serie B. Abbiamo l’obbligo di provare a vincere, ovvero mettere in campo tutte quelle componenti utili a perseguire la vittoria, dovremmo metterci il massimo impegno e dedizione".

UNO SGUARDO AL GRUPPO - "Pazzini e Ganz insieme? Sono decisioni che riguardano esclusivamente il mister. Il gruppo e il singolo devono pensare che al di sopra di tutto c’è il Verona, chi giocherà dovrà farsi trovare pronto, questo è fondamentale. Quali sono i punti di forza di questo Verona? Massima disponibilità al lavoro, l’essere a disposizione di mister e squadra per dare credibilità al lavoro quotidiano. Queste le basi, alle quali bisogna aggiungere gli aspetti tecnico-tattici. Si riparte da un gruppo con aspetti morali importanti. Il gruppo dovrà imparare a reggere la pressione per affrontare le situazioni difficili. L’anno scorso, soprattutto nelle prime partite, sono venute a mancare alcune certezze, eravamo alla fine di un ciclo, ora siamo ripartiti da zero con giovani e tanto entusiasmo, si respira un’aria diversa. E’ stato bravo il mister, perché non è facile portare entusiasmo dopo una stagione così difficile. Viviani? L’ho visto tranquillo, è sempre il solito brontolone (ride, ndr). E’ un ragazzo sano che ha ampi margini miglioramento, potrebbe diventare uno dei registi più forti, sono contento che sia rimasto. Io fuori dal mercato? Sinceramente non è retorica, ma non penso a questo, non mi piace sprecare energie su cose che non posso controllare. Sono concentrato sugli allenamenti, poi arriverà l’esordio in TIM Cup, poi ancora allenamenti e partite. Questo è il mio modo di pensare per tirare fuori il meglio da me stesso. I giovani? Sono importanti e portano tanto entusiasmo, ci daranno una grande mano. La differenza la farà la voglia e la capacità di stare sul pezzo e di curare i dettagli. Certo, faranno anche degli errori, andranno aiutati a capirli per migliorare".

SUL FUTURO - "La situazione è molto semplice: ho ancora un anno di contratto e sono contento di essere qui, per me sarebbe un orgoglio continuare con questa maglia. Per adesso sto pensando solamente ad allenarmi per farmi trovare pronto, per il mister e per la squadra. Io un calciatore duttile? Questo fa parte delle mie caratteristiche, ho sempre dato massima disponibilità ad ogni allenatore, mi piace anche giocare come mezzala e farmi trovare in area di rigore. Il mio ruolo nel gruppo? Mi piace pensare che la squadra sia composta da leader: chi più chi meno, tutti hanno caratteristiche importanti e responsabilità. Mi piace pensare di poter essere un esempio per i giovani".

UN MESSAGGIO PER I TIFOSI - "Ci è dispiaciuto non aver disputato l’ultima amichevole a Storo, come che sia saltata la presentazione al ‘Bentegodi’. Loro hanno dimostrato un grande amore nei nostri confronti, saranno una parte importantissima per noi quest’anno, credo sia fondamentale iniziare subito bene per trascinare il loro entusiasmo".

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