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L'Hellas perde Albertazzi fino al 2017 e intanto presenta Daniel Bessa

Il terzino si è sottoposto all'intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore e rientrerà non prima di 5 mesi. Il centrocampista arrivato dall'Inter invece ha parlato con la stampa: "L’approccio aggressivo alla partita? E’ un modo che mi piace"

L’Hellas Verona FC informa che il calciatore Michelangelo Albertazzi è stato sottoposto, a Bologna, ad intervento chirurgico di ricostruzione biologica del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. L’operazione, eseguita dal professor Marcacci con la presenza dello staff medico dell'Hellas Verona, è perfettamente riuscita. Il giocatore verrà dimesso nella giornata di sabato, con un percorso riabilitativo prestabilito. I tempi di recupero, comunque non inferiori ai cinque mesi, verranno valutati in base alla progressione biologico-clinica.

Questa la comunicazione della società gialloblu sull'operazione a cui è stato sottoposto il terzino, che quindi non sarà a disposizione di Pecchia prima del 2016. Intanto venerdì è stato presentato a stampa e tifosi il centrocampista argentino Daniel Bessa, arrivato dall'Inter in prestito con obbligo di riscatto. Ecco le sue parole riportate dal sito del club. 

VERONA, MI PRESENTO - «Le prime impressioni in vista del campionato? Sono arrivato a Verona tardi rispetto a come volevo, ma ora sono qui. Il campionato inizia sabato, ci sono buoni presupposti e il gruppo mi piace, speriamo di iniziare bene. Come mi sento? Molto bene di testa e anche di fisico bene perché mi sono preparato dal primo giorni di ritiro con l’Inter. Voglio conoscere ancora di più i compagni ma nel complesso sono soddisfatto. Le mie caratteristiche? Mi piace giocare la palla, credo di essere abbastanza tecnico e di avere una buona visione del gioco, mi sono adatto in virtù delle difficoltà e ora mi ritrovo a saper fare abbastanza bene tutti i ruoli del centrocampo. Quale preferisco? Mezzala sinistra, è il ruolo che ho ricoperto più spesso e in cui mi sento più a mio agio. Come sono passato da mezza punta a mezzala? E’ stata una scelta ragionata, perché non ci sono molte squadre che giocano con il trequartista, desideravo diventare più utile a squadra e compagni. Io in competizione con Viviani? La scelta del regista spetta al mister, apprezzo molto Federico, che è un calciatore molto forte. Sono reduce da un’annata positiva a livello personale al Como, con Ganz abbiamo fatto belle giocate, spero di dare una mano. Cosa auguro a Simone Andrea? Di arrivare almeno a 16 gol, come l’anno scorso. Gli allenamenti? Pecchia mi ha provato a centrocampo, sia da mezzala sinistra che destra, il mister ci ruota molto e in questo momento sto cercando di capire i meccanismi della squadra e di tutti i ruoli. L’approccio aggressivo alla partita? E’ un modo che mi piace, speriamo che i risultati ci diano ragione, mi trovo bene negli allenamenti».

TRA PRESENTE E FUTURO - «Se Verona sarà il mio trampolino di lancio? Dopo le NextGen Series del 2012 ho avuto un infortunio e questo mi ha penalizzato, pian piano ho ritrovato fiducia e continuità. Io un predestinato? No, non sento nessuna pressione, però voglio sempre di più, spero di stare qui il più tempo possibile. Voglio ringraziare la Società che mi ha fortemente voluto, non solo a chiacchere ma anche a fatti, questo mi dà molta carica e cercherò di ripagare sul campo. I miei pensieri sono tutti per il Verona , qua voglio costruire il mio futuro e il mio presente».

LA SERIE B - «Conosco la Serie B, negli ultimi due anni ho vinto i play off con il Bologna e poi mi sono ritrovato laggiù con il Como: è un campionato duro e difficile, ogni partita è una battaglia, ma se si affronta ogni partita con la giusta cattiveria allora ci si può togliere tante soddisfazioni. Se sarà il Verona di Bessa? No, sarà quello del mister, dei tifosi, di tutti quanti. Solo così potremmo raggiungere il nostro obiettivo. Abbiamo bisogno di tutti, sarà il Verona del Verona».

GLI ESORDI - «I primi passi con l’Inter? Ero molto giovane quando l’Inter mi ha notato, ho accettato la proposta dei nerazzurri e sono praticamente cresciuto a Milano. Ringrazio l’Inter per quegli anni belli e per tutto ciò che hanno fatto per me, ho sempre desiderato di giocare a pallone. Quando mi ha aiutato il calcetto? In Brasile ci giovavo spesso, è uno sport che pratico anche durante le vacanze. E’ bello e stimolante, ti aiuta a ragionare più velocemente e di conseguenza a giocare più rapido. I miei miti? Ronaldinho al Barcellona è stato qualcosa di speciale, ma mi piace molto anche Pirlo. Il più forte per me resta Ronaldo. Il rapporto con la famiglia? Sono molto legato a mia mamma, gli sono stato vicino quando è stata malata, ho un rapporto pazzesco anche se sono uscito di casa molto presto. La mia famiglia mi aiuta tanto, vivo qui a Verona con la ragazza ma verranno a trovarmi molto spesso».

Intanto venerdì sera Spezia-Salernitana darà ufficialmente il via al campionato di serie B, mentre il mercato gialloblu è ancora in fermento, soprattutto sul fronte delle uscite. 
Oltre alle offerte arrivate dall'Arabia, per Jankovic sembrano muoversi anche club greci e turchi, pronti ad accaparrarsi le prestazioni dell'esterno d'attacco, ormai fuori dal progetto tattico di Pecchia. 
Anche per Viviani ed Helander restano nomi caldi per questi ultimi giorni di mercato, con il Bologna intenzionato a mettere le mani su entrambi, magari cedendo ai gialloblu Cherubin e Boldor: secondo il Corriere del Veneto le due società starebbero lavorando sulle cifre. l'Udinese però sarebbe entrata di prepotenza nella trattativa per il centrocampista, mentre sembra raffreddarsi definitivamente la pista che doveva portare Bianchetti alla Sampdoria. 

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