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Lunedì, 29 Aprile 2024
Sport Stadio / Piazzale Olimpia

Giulietta&Romeo Half Marathon con record di gara sia maschile che femminile

L'etiope Mengesha vince tra gli uomini, migliorando di 9 secondi il miglior tempo assoluto della mezza maratona scaligera. Tra le donne sono cinque ad andare sotto il primato del percorso, ma la più veloce è stata la keniana Chepngetich

La giornata della Craft Giulietta&Romeo Half Marathon è iniziata con un bel sole che ha illuminato e acceso i sorrisi di migliaia di runner provenienti da 62 nazioni del mondo. Prima partenza per il festosissimo gruppo dei Sammy Runners, protagonisti di un messaggio molto speciale, quello dell’amore per la vita di Sammy Basso, affetto da progeria. E partenza speciale anche per il gruppo dei "Parkinsonauti" dell'associazione Parkinson&Sport capitanata da Stefano Ghidotti. Inoltre, prima di dar vita all’anima dell'evento è stato osservato un momento di silenzio per rivolgere l'attenzione alle popolazioni impegnate nella tragedia del recentemente terremoto in Turchia e Siria.

Sulla linea di partenza si sono poi schierati alcuni dei migliori atleti internazionali specialisti del mezzofondo, un parterre voluto da Verona Marathon, società organizzatrice dell’evento, che con questa mossa vuole posizionarsi tra le manifestazioni più blasonate anche a livello internazionale. E nel parterre di arrivo nello stadio Bentegodi anche il sindaco di Verona Damiano Tommasi, l'assessore regionale allo sport Cristiano Corazzari, il presidente del Coni Veneto Dino Ponchio e Francesco Uguagliati, presidente Fidal Veneto.

LA MEZZA MARATONA MASCHILE

Gruppo di testa subito composto dagli etiopi Mengesha e Bazezew, dal neozelandese Robertson, dall’azzurro Aouani ed dai keniani Kurgat, Kiprop e Meli.
Al passaggio dei 10 chilometri, il keniano Meli è rimasto indietro lasciando a Kiprop la possibilità di prendere l’iniziativa al 14esimo chilometro. Il gruppo di testa si è poi sfilacciato, perdendo l'azzurro Iliass Aouani, mentre gli etiopi Mengesha e Bazezew si sono dati man forte per rimanere attaccati e Robertson è rimasto in scia fino al chilometro 18.
La vittoria finale è andata a Mengesha che ha tagliato per primo il traguardo in un'ora e 15 secondi. Abbassato dunque di 9 secondi il primato del percorso appartenente al keniano Edwin Koech dal 2017. Il vincitore è stato tallonato da uno straordinario Jake Robertson che per pochissimo non ha centrato il primato neozelandese. Terzo, il keniano Bravin Kiprop, al debutto sulla distanza. Come da pronostico, il primo tra gli italiani è Iliass Aouani, quinto assoluto.
«Sono soddisfatto, puntavo a questo risultato e sono particolarmente felice dato il clima molto freddo. Sono nel pieno della preparazione della maratona che correrò tra un mese, penso di aver meritato la sufficienza oggi», ha detto Aouani. «Gara molto bella, percorso stupendo ma clima troppo freddo, peccato perché la lepre ha fatto un ottimo lavoro e con qualche grado in più avrei potuto centrare l’obiettivo di abbassare il primato neozelandese di specialità. Il percorso è sicuramente adatto per questo risultato, penso che ritornerò», ha commentato Robertson.
Il secondo tra gli italiani è stato Stefano Massimi, seguito dal veronese Marco Fontana Granotto.

LA MEZZA MARATONA FEMMINILE

Al passaggio al quinto chilometro, il gruppo di testa delle donne era composto dalle keniane Viola Cheptoo, Joan Kipyatich e Janet Chepngetich e dalle etiopi Alemu Megertu, Molla Moges Mekserem e Zewditu Aderaw Gelaw. Al nono chilometro una salita ha fatto la differenza lasciando indietro Cheptoo e Megertu, entrambe in piena fase di carico per la preparazione delle maratone di Boston e Londra. Consolidata al chilometro 15, la testa della gara femminile era composta da Chepngetich e Meskerem. Le posizioni sono poi cambiate al 19esimo chilometro, quando l’etiope Zewditu Gelaw ha sorpassato la Megertu, insidiando la Chepngetich al comando.
La vittoria di misura è andata alla keniana Janet Chepngetich che ha concluso il percorso in un'ora, 6 minuti e 58 secondi. Seconda, l'etiope Zewditu Gelaw Aderaw. E gradino più basso del podio per Alemu Megertu. Prima delle italiane Stefania Brazzoli, seguita dall’atleta locale Arianna Lutteri e da Loretta Bettin.
«Il clima non era ideale ma ho comunque fatto il mio personale, sono quindi molto felice. Penso che tornerò e sono convinta di poter correre anche più velocemente», ha detto la vincitrice Janet Chepngetich.

LA 10 CHILOMETRI

Partenza alle 11 per la Avesani Monument Run che ha salutato sulla linea dello start oltre 2mila atleti. Vittoria per Roberto Castello in 29 minuti e 25 secondi, seguito da Agostino Nicosia e dal marocchino Rida El Khalyly.
Gara femminile dominata da Sara Mazzucco in 33 minuti e 20 secondi ben staccata da Martina Rizzoli e da Arianna Valenti (GS Bondo).

GLI ESORDIENTI

Partenza alle 10 per gli oltre 300 ragazzini della categoria Esordienti maschile e femminile, i quali hanno preparato il percorso ai grandi atleti della mezza maratona. Primi degli Esordienti A Pietro Felici Fioravanti e Giorgia Farina. Gradino più alto del podio tra gli Esordienti B per Nicola Grigoli e Margherita Germaci. Mentre sono Tariq Abderrahman e Petra Zurischi a vincere nella categoria Esordienti C.

«Siamo molto orgogliosi di aver potuto accogliere di nuovo grandi numeri e di aver mostrato la nostra bella città in una bellissima giornata di sole, anche se un po’ fredda - è stato il commento finale di Stefano Stanzial, presidente di Verona Marathon - Grandissima emozione oggi grazie al vincitore che ha firmato un nuovo primato del percorso, e ad un vero e proprio treno di cinque donne che hanno abbattuto il precedente record e segnato il quarto miglior tempo di sempre su suolo italiano. Ringrazio gli oltre 600 volontari, anima vera della gara, le istituzioni locali e i partner per aver collaborato nella realizzazione di questo spettacolo, adesso si ricomincia a lavorare per la 22esima Verona Marathon del 19 novembre che quest’anno sarà anche sede del campionato italiano assoluto e master Fidal».

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