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Silvestri salva l'Hellas a Foggia. Grosso polemico con l'arbitro: espulso

Alle reti di Pazzini e Lee hanno replicato Mazzeo e Gerbo, mentre il portiere ha ipnotizzato anche Iemmello su rigore e sbarrato agli altri la porta scaligera. Espulso nel finale l'allenatore gialloblu per proteste

L'ultima giornata del girone di andata di Serie B, ha visto l'Hellas Verona venire fermato sul 2-2 dal Foggia allo stadio Zaccheria, al termine di un match infuocato. 

Relegati nei bassi fondi della classifica e in difficoltà nelle ultime partite, i padroni di casa hanno fatto subito capire di voler aggredire match ed avversario, creando grattacapi alla difesa scaligera con Kragl, che prima ha cercato compagni in area finendo con l'innescare Agnelli e poi ha provato a mettersi in proprio in due occasioni, tutto in cinque minuti. Con lucidità però la squadra di Fabio Grosso è riuscita ad entrare in partita, cercando di amministrare la sfera e di colpire con veloci contropiede. I frutti della manovra scaligera sono arrivati al 14' con il tap in di Pazzini, realizzato dopo la respinta di Nopper sul tiro di Lee. Accusato il colpo della rete subita, i ragazzi di Padalino hanno rischiato di capitolare per la seconda volta tre minuti dopo, ma il sinistro al volo del Pazzo non ha inquadrato lo specchio della porta. I gialloblu però non sono riusciti ad approfittare del momento di sbandamento del Foggia per prendere il largo nel punteggio, così i pugliesi sono riusciti a rientrare in partita e a rilanciare il proprio pressing alto, che ha costretto gli avversari a diversi errori in disimpegno. Al 28' quindi il sinistro di Galano è uscito di poco, mentre due minuti più tardi il traversone di Zambelli ha trovato il liscio di Caracciolo e la distrazione di Dawidowicz, che hanno permesso a Mazzeo di insaccare comodamente. Sulle ali dell'entusiasmo e spesso graziati dalla direzione dell'arbitro Fourneau, i rossoneri hanno provato ad alzare ulteriormente la pressione per mettere in difficotà gli avversari, ma al 44' la corta respinta di Nopper in uscita ha servito Lee, che al volo ha infilato il pallone nella porta sguarnita. 

Il tabellino e la cronaca del match

Inziato sotto il segno dell'aggressività dei padroni di casa, il secondo tempo ha visto cresce il nervosismo, con il direttore di gara incapace di tenere le redini della partita. Nella battaglia continua dello Zaccheria però ad avere le prime occasioni della ripresa sono stati i gialloblu, con Matos che prima ha cercato Pazzini, il quale non è riuscito a colpire in modo corretto il pallone, e poi si è messo in proprio dopo una lunga fuga sulla destra, trovando alla fine la replica dell'estremo difensore avversario. Con Lee a terra dopo essere stato messo giù sulla trequarti per non partecipare all'azione (senza alcun intervento della terna arbitrale), dall'altra parte il Foggia ha trovato il pareggio con Iemmello, annullato però per un fallo dello stesso attaccante su Almici. Due minuti dopo a fare il pasticcio è stato invece Caracciolo, autore di un'evidente trattenuta in area su Tonucci: ma dal dischetto Iemmello si è fatto ipnotizzare da Silvestri, che ha quindi sventato il terzo rigore in stagione. 
Interrotta da numerosi falli quasi mai sanzionati a dovere, la tensione è piano piano salita alle stelle nell'impotenza dell'arbitro e dei suoi collaboratori, che al 73' hanno ammonito invece Matos per una simulazione molto dubbia in area di rigore, mentre un minuto dopo Gerbo ha trovato l'incrocio dei pali con una violenta conclusione dal limite, dopo una discesa sulla sinistra di Kragl e con Almici che successivamente ha dovuto ricorrere a dei punti di sutura per un colpo ricevuto nel corso dell'azione. 
Spesso schiacciato nella propria metà campo, il Verona ha alzato le barricate sperando in qualche veloce ripartenza, ma all'84' Galano si è presentato davanti a Silvestri dopo un altro liscio della difesa, venendo però a sua volta neutralizzato. L'ultimo brivido l'ha invece regalato ancora Gerbo, al 94', ma stavolta la sua conclusione ha trovato solamente l'esterno della rete. 

Negli ultimi minuti del match è stato allontanato dal terreno di gioco Fabio Grosso, per le reiterate proteste nei confronti della terna arbitrale. Semplicemente inadeguato infatti il direttore di gara Forneau, così come imbarazzante è stata la sua gestione dei cartellini. Sono stati concessi continui interventi da tergo sulle caviglie e gomiti alti sui colpi di testa (in primis su Pazzini), senza che dal direttore di gara arrivasse la giusta sanzione, anzi, lo stesso capitano gialloblu è stato ammonito per proteste all'ennesimo intervento subito nel primo tempo e pure dato a favore degli avversari.

L'Hellas Verona è dunque riuscito a portare a casa un punto da una partita molto complicata, sia per la determinazione dell'avversario, sia per le clima incandescente che si respirava allo Zaccheria. Anche oggi i gialloblu hanno faticato a digerire l'aggressività degli avversari, riuscendo comunque a rendersi pericolosi: i veloci contropiedi di Matos e Lee, gli scambi veloci nello stretto quando sono in possesso palla e la bravura di Pazzini (unita alla sua ferocia in area), diventano spesso un rebus di difficile lettura per gli avversari. Il fraseggio però vede ancora gravi errori in disempegno per cercare di eludere il pressing avversario, così come la difesa ha ancora qualche momento di black out che poteva costare caro. La nota positiva arriva invece da Silvestri, baluardo a tratti insormontabile che anche nell'ultima gara del 2018 ha tolto diversa castagne dal fuoco alla truppa di Grosso. 
Arriva ora la pausa invernale, prima di iniziare il girone di ritorno nel weekend del 19 gennaio. 

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