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Frosinone - Hellas Verona 1-0 | L'attacco s'inceppa e per i gialloblu ora è crisi

Il big match del Matusa viene deciso da un rigore piuttosto dubbio trasformato da Daniel Ciofani, ma a preoccupare è l'anemia offensiva degli scaligeri, incapaci per buona parte del match di impensierire Bardi e di creare situazioni pericolose

Lo scontro dello stadio Matusa tra Frosinone ed Hellas Verona, valido per la ventisettesima giornata di Serie B, si conclude con la vittoria dei padroni di casa per 1-0. 

Adesso in casa Hellas è allarme vero dopo la sconfitta subita in terra laziale, che relega i gialloblu al terzo posto in classifica e soprattutto mette in discussione la fase che fino alle ultime giornate aveva funzionato meglio, ovvero quella offensiva. I ciociari sono forse la miglior formazione della categoria insieme a quella di Pecchia, e una battuta d'arresto al Matusa poteva anche essere messa in preventivo, ma a preoccupare sono i pochissimi pericoli creati dagli ospiti, con Pazzini che non è mai stato messo nelle condizioni di tentare la conclusione. 
L'inizio della partita è stato all'insegna dell'equilibrio, con Soddimo e Bessa che hanno regalato le prime due emozioni mentre entrambe le squadre lottavano per guadagnare campo. L'episodio che ha deciso il match è arrivato poco prima del quarto d'ora, con il contatto in area tra Romulo e Maiello: l'impressione è che il giocatore brasiliano fosse in anticipo sull'avversario e che sia riuscito a frapporre il suo piede tra la sfera e il ciociaro. Diverso però il pensiero di Chiffi, che ha assegnato il penalty. Poco dopo invece, l'episodio dubbio si è verficato nell'area di rigore laziale, con Ariaduo che in scivolata ha messo in corner un traversone di Cappelluzzo con il braccio: l'arto non è apparso vicino o aderente al corpo, ma per l'arbitro non c'erano gli estremi per fischiare la seconda massima punizione della giornata.
I gialloblu allora hanno ricominciato a spingere alla ricerca del pareggio, ma la loro manovra è apparsa spesso lenta e prevedibile, peccando a volte anche di precisione: tutti fattori che hanno favorito la difesa ciociara, la quale è riuscita a respingere gli attacchi e a far ripartire centrocampisti e attaccanti. E infatti le due occasioni migliori capitano prima a Dionisi e poi a Daniel Ciofani: nel primo caso l'attaccante ha messo alto al termine di una bella ripartenza, nel secondo invece è servita una grande parata di Nicolas per mettere in angolo il colpo di testa. Nell'ultima parte del primo tempo, i ragazzi di Marino hanno alzato un po' il baricentro per cercare di sfruttare gli spazi lasciati dai veronesi, sempre alla ricerca del giusto varco, ma nessun vero pericolo è arrivato per entrambi i portieri. 

La ripresa è iniziata con un Verona aggressivo, che ha cercato di mettere alle corde gli avversari, i quali però non si sono lasciati intimidire. Il primo pericolo arriva dopo circa 15 minuti, ma Terranova in scivolata è bravo ad anticipare Pazzini, mentre due minuti dopo è Caracciolo al salvare un gol che sembrava oramai fatto: come nel primo tempo gli ospiti hanno cercato di arrivare alla conclusione, anche a costo di lasciare qualche spazio. Così Nicolas è stato costretto ad un nuovo grande intervento, questa volta su Dionisi arrivato a tu per tu con il portiere. Poi è stata la volta di Franco Zuculini, che da posizione defilata ha lasciato partire un gran destro che si è spento non di molto sopra la traversa. A venti dal termine Pecchia ha gettato nella mischia anche Ganz, ma i pericoli maggiori sono arrivati dalle conclusioni da fuori (Bessa su tutti) e da un inserimento di Franco Zuculini, che ha costretto Bardi al suo primo vero intervento della partita. Negli ultimi minuti poi la difesa laziale è riuscita a tenere lontani dalla porta gli attaccanti scaligeri, congelando un risultato che lancia il Frosinone in vetta al campionato. 

Terzo a cinque punti dalla capolista, l'Hellas può solo leccarsi le ferite e cercare di capire cosa non stia funzionando. Sotto di una rete, ci si aspettava una reazione più lucida ma anche più rabbiosa, agonisticamente parlando, dalla formazione di Pecchia, che invece non è stata in grado di mandare in affanno gli avversari. Il discutibile arbitraggio di Chiffi (non solo per gli episodi in area, ma anche per esempio per la pessima gestione dei cartellini e il metro di giudizio piuttosto "variabile") non è una valida attenuante per la prestazione dei gialloblu, che martedì sono già chiamati al riscatto al Bentegodi contro la Ternana.

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