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Martedì, 16 Aprile 2024
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Crotone - Hellas Verona, le probabili formazioni | Juric: «Rendiamo onore allo Scudetto dell'85»

Per la sfida contro i calabresi il tecnico conferma Pandur tra i pali, mentre in attacco Kalinic sembra favorito su Lasagna. In difesa Dimarco dovrebbe tornare titolare vicino a Gunter e Magnani

La trentaseiesima giornata di Serie si chiude giovedì sera con la sfida dello stadio Scida tra Crotone ed Hellas Verona. 

Fanalino di coda del campionato e matematicamente retrocessa, la squadra di Serse Cosmi può ambire solamente a superare in classifica il Parma e lasciargli così l'ultimo posto, oltre a provare ad onorare fino in fondo il suo campionato. 
Non ha molti obiettivi da raggiungere in più l'Hellas Verona, che potrebbe puntare al nono posto ora occupato dalla Sampdoria. Nonostante i segnali di ripresa visti contro il Torino, la formazione guidata da Juric non trova la vittoria dal 3 aprile e sul terreno di gioco calabrese cercherà quindi di ottenere il massimo dal suo finale di stagione. 

I PRECEDENTI - In tre occasioni le due squadre si sono affrontate in Serie A, con un bilancio di assoluta parità: una vittoria a testa ed un pareggio. 

QUI CROTONE - «Il Verona in questi due anni, nella gestione Juric, ha dimostrato di essere una squadra nel vero senso della parola, è allenata benissimo e credo che per voi qui a Crotone non sia una novità trovare una squadra di Juric allenata bene. Bene significa che sa stare bene in campo con dei valori comportamentali e anche tecnici quindi, di conseguenza, mi aspetto una gara difficile». 
Queste in sintesi le parole di Serse Cosmi alla vigilia del match. L'ex Di Carmine e Reca non dovrebbero essere della partita, la coppia d'attacco dunque dovrebbe essere composta da Ounas e Simy, mentre sulle corsie laterali del 3-5-2 dei calabresi dovrebbero correre Molina e Pereira. In mezzo al campo dovrebbero partire Messias, Petriccione e Rojas, mentre Cuomo, Marrone e Luperto dovrebbero comporre le linea difensiva. 

QUI HELLAS VERONA - «Che partita sarà per me quella dello 'Scida'? A Crotone ho fatto cinque anni da giocatore; poi da allenatore, per la prima volta nella storia del Club, abbiamo ottenuto la promozione in Serie A. Fu una cosa magnifica e un traguardo storico, sono rimaste dunque tante amicizie forti, con la Società e con tutte le persone dell'ambiente.
L'anniversario dello Scudetto del Verona? Questo è un giorno bellissimo. Quando ero a Genova, dove sono rimasto per dieci anni, sentivo ancora parlare dei 9 Scudetti. Si sentiva il peso di questi titoli. Verona è stata l'ultima squadra a compiere un'impresa simile in Italia, l'unica delle cosiddette 'provinciali'. Una favola a cui noi vogliamo rendere onore finendo bene questo campionato.
Le mie parole e quelle del Presidente Setti? Più volte nelle ultime sei o sette interviste, nel pre o nel post gara, ho detto di voler parlare con il Presidente, questo perché credo sia giusto, quando ci si salva con così largo anticipo, incontrarsi e parlare delle idee per il futuro e delle possibilità che ci possono essere. Ho atteso a lungo, ma dopo l'ultima partita mi sono reso conto che eravamo ormai a quattro gare dal termine del campionato. In questo momento non ho ancora parlato con la Società. Cosa serve per proseguire il percorso? Non sono io a dover parlare. Il primo anno sapevamo di non avere possibilità e abbiamo lavorato alla grande con quanto possibile, ma c'è sempre stata massima chiarezza. Io sono un allenatore, posso essere d'accordo o meno con certe scelte, ma il mio compito è quello di allenare. A un certo punto della stagione è successo che, però, anche sulla scia dell'entusiasmo di alcuni che magari vedevano vicino un posto in Europa, anche io ho sognato di raggiungere un così grande traguardo. Sarebbe stato bellissimo ottenere una cosa del genere in una Società come questa, che basa il suo lavoro sulle sue sole possibilità. Ad ogni modo io qui sto benissimo, nonostante, pur con l'intenzione di alzare il livello generale su tanti aspetti del Club, ultimamente mi sia sentito un po' incompreso. Per questo chiedo scusa se qualcuno è rimasto deluso dalle mie parole. Qui ho trovato una città e tante persone che mi hanno fatto ritrovare il sorriso, che mi hanno accolto e mi hanno fatto sentire benissimo. Il mio obiettivo ora è quello di rimanere nella parte sinistra della classifica per chiudere al meglio questa stagione.
Pandur? Posso dire che spero continui così. Abbiamo un ottimo preparatore dei portieri, che ha fatto un grande lavoro con Silvestri in questi due anni e sicuramente lo ha fatto anche con Ivor in questo periodo, ora vedremo come saranno le sue prestazioni. Se è già pronto a fare il titolare? Io lascio molto a Cataldi, il nostro preparatore dei portieri, le decisioni sui suoi uomini. Io so che lui ci crede moltissimo, è convinto che questo ragazzo possa diventare un ottimo portiere. I giovani devono avere voglia di migliorarsi e cura nei dettagli, Pandur lavora come un pazzo e, contro il Torino ha dato ottime sensazioni in campo.
L'ottima prestazioni di Kalinic contro il Torino? Kalinic è fra i rammarichi di questa stagione. Non sono pochi i giocatori che abbiamo avuto a singhiozzo. Tra di loro appunto 'Kale', che si è visto, con il Torino, quanto può farci giocare bene. Poi, in corso di gara, abbiamo anche inserito Lasagna e i due sono stati bravi insieme, molto più di quanto espresso contro l'Udinese l'ultima volta che avevo provato a farli giocare entrambi». 
Queste le parole di Ivan Juric alla vigili del match, riportate dal sito della società. Il tecnico dovrebbe schierare Magnani in difesa con Gunter e Dimarco, quindi Lazovic dovrebbe al suo posto sulla sinistra con Faraoni dall'altra parte. In mezzo al campo Tameze potrebbe far rifiatare uno tra Ilic e Barak, mentre Zaccagni e Salcedo restano i primi indiziati per partire dall'inizio dietro a Kalinic, mentre Lasagna dovrebbe subentrare. 

ARBITRO - Luca Massimi di Termoli. 

Le probabili formazioni

CROTONE (3-5-2): Cordaz; Cuomo, Marrone, Luperto; Pereira, Messias, Petriccione, Rojas, Molina; Ounas, Simy. 

HELLAS (3-4-2-1): Pandur; Magnani, Gunter, Dimarco; Faraoni, Tameze, Ilic, Lazovic; Salcedo, Zaccagni; Kalinic. 

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