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Il Chievo in dieci resiste alla Samp e omaggia il capitano Sergio Pellissier

È iniziata su buoni ritmi la partita del Bentegodi, con le due formazioni che si sono confrontate alla pari fino alla discutibile decisione dell'arbitro di espellere Barba. Nel finale poi è arrivato il saluto al numero 31

Si è conclusa con un pareggio senza reti la sfida tra Chievo Verona e Sampdoria, valida come trentasettesima giornata del campionato di Serie A, che verrà ricordata dai sostenitori dei padroni di casa come l'ultima partita casalinga del capitano Sergio Pellissier, arrivato alla sua ultima stagione da professionista. 

Nonostante entrambe le squadre non avessero più alcun obiettivo in questa stagione, il match ha preso il via su buoni ritmi e con azioni manovrate palla a terra. Apparsi fin da subito poco brillanti, i ragazzi di Giampaolo hanno spesso cercato la via centrale senza trovare pertugi nella roccaforte veronese, che ha retto bene ai tentativi di sfondamento con la sua linea difensiva a tre e il contributo degli esterni Depaoli e Jaroszynski. I padroni di casa non hanno comunque rinunciato ad attaccare, guidati da un Pellissier voglio di lasciare l'ennesimo bel ricordo ai suoi sostenitori e da un Vignato diventato una delle principali speranze per il futuro della squadra. Al 10' il Chievo è passato anche in vantaggio con Leris, che lanciato a rete ha eluso l'intervento di un difensore con una grande giocata, prima di freddare Rafael: tutto però è stato reso vano dal Var, che ha colto la millimetrica partenza in fuorigioco dello stesso centrocampista. 
Tutto da rifare dunque e poco dopo è stata la Samp ad andare vicina al vantaggio con Ekdal, che ha approfittato dello scontro tra due difensori per provare il destro a giro, uscito di pochissimo. Piacevole e combattuta, la sfida ha visto gli ospiti cercare di prendere in mano il pallino del gioco senza riuscire a sfondare, mentre il Chievo ha occupato bene gli spazi, pressando al momento opportuno per recuperare palla e ripartire. In questo modo la formazione di Di Carlo ha costruito le migliori occasioni: al 21', un'azione rapida e ben costruita, ha visto Pellissier premiare l'inserimento di Depaoli, che ha provato un tocco sotto terminato a lato; un minuto dopo, i clivensi hanno recuperato palla e il Capitano questa volta ha messo in moto Stepinski, che non è riuscito ad impattare bene la sfera; alla mezzora invece il numero 31 ha combinato con lo stesso Depaoli ed ha tentato un difficile tiro, che è stato messo in angolo. 
A rovinare la partita ci ha poi pensato l'arbitro Aureliano al 40', espellendo Barba: il difensore ha anticipato in scivolata Defrel, trovando nettamente il pallone, salvo poi ritrarre le gambe per ridurre al minimo l'inevitabile contatto. Il direttore di gara però ha probabilmente interpretato la volontarietà dell'entrata e nessuno dal Var lo ha richiamato a rivedere le immagini: viene da chiedersi allora a cosa possa servire il Video assistant referee se poi non viene utilizzato, o se chi analizza le immagini non riesce a cogliere determinate dinamiche di gioco.  
Dopo la naturali proteste, il match è comunque ricominciato, con il Chievo impegnato nel trovare un nuovo assetto e Praet che ha cercato di approfittarne con un tiro dal limite uscito di poco. All'ultimo di recupero invece ci ha pensato Gabbiadini a chiamare all'intervento Semper con una un gran botta, ma il portiere si è fatto trovare pronto. 

La cronaca e il tabellino

Nella ripresa il club della diga ha cercato di rimanere propositivo nonostante l'inferiorità numerica, ma a costruire le migliori occasioni nei primi minuti sono stati gli avversari, con Semper chiamato ad un grande intervento al 47' sulla violenta conclusione di Defrel e cinque minuti più tardi ad opporsi al destro ravvicinato di Gabbiadini. I ritimi poi si sono un abbassati, con le due squadre che hanno mostrato un po' di appagamento: la Samp ha continuato a cercare di colpire, senza però troppa convinzione, mentre i veronesi hanno serrato bene i ranghi e provato a partire in velocità senza fortuna. 
Al 71' è invece arrivato il momento del saluto, con Pellissier chiamato ad uscire per far posto a Pucciarelli: tra gli applausi del Bentegodi, i giocatori hanno formato un tunnel per salutare una delle ultime bandiere del nostro campionato. 
Dopodiché la partita ripresa su ritmi quasi da allenamento, con i blucerchiati che hanno provato gli ultimi assalti venendo sempre respinti, mentre al 95' il Chievo ha rischiato di portare a casa l'intera posta in palio, ma Pucciarelli ha fallito il tap in vincente sul tiro di Diousse respinto in qualche modo da Rafael. 

«Credo Pellissier farà il presidente della società»

Ha cercato di onorare al meglio questa partita il Chievo Verona, mettendo in campo la volontà di non incappare in altre brutte figure e riuscendo a creare qualche difficoltà alla formazione di Giampaolo, almeno fino all'ingiusta espulsione di Barba. 
Nell'ultima di campionato il club della diga farà visita al Frosinone, a sua volta già retrocesso. 

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