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Chievo Verona - Atalanta 1-4 | Ospiti esuberanti, gialloblu dominati in casa

Bergamaschi padroni del campo per tutto il primo tempo con Gomez (doppietta) e poi con Conti. Pellissier prova a riaprire l'incontro nella ripresa, ma la rete di Freuler blinda il risultato

Ultima gara del girone d'andata e prima partita del 2017 per il Chievo che al Bentegodi ospita l'Atalanta. Tra le cosiddette provinciali, Chievo e Atalanta sono le squadre che hanno disputato il girone di andata migliore ed entrambe vogliono chiuderlo con una vittoria per ripartire di slancio nell'anno nuovo.

Nel Chievo non c'è Cacciatore, sostituito da Frey. A centrocampo Hetemaj è ancora infortunato, così Maran da spazio a De Guzman in campo insieme a Birsa, due centrocampisti dai piedi molto buoni. In attacco la coppia Meggiorini e Pellissier.

Nell'Atalanta non c'è Gagliardini, nome molto chiacchierato nel calciomercato invernale. Si parla infatti di un suo ormai sicuro passaggio all'Inter. Nella difesa a tre dell'Atalanta di Gasperini manca anche Caldara.

PRIMO TEMPO- Dopo cinque minuti l'Atalanta è già in vantaggio con la rete di Alejandro "Papu" Gomez. Improvvisa accelerazione dei bergamaschi, che sono sempre bravi a sorprendere gli avversari. È Petagna a servire in area Freuler, leggermente defilato sulla sinistra. Servizio in area per Gomez che di prima con il sinistro batte Sorrentino. Il Chievo è frastornato, mantiene uno sterile possesso palla. Sterile non perché non permetta ai gialloblu di avvicinarsi all'area di Berisha, ma perché l'Atalanta chiude bene gli spazi, pressa forte e non concede tiri in porta ai clivensi. Il raddoppio dell'Atalanta arriva venti minuti più tardi, sempre firmato da Gomez. Ancora una volta l'Atalanta sfrutta la sua velocità. Spinazzola sulla fascia sinistra mette in area un cross basso non intercettato dalla difesa gialloblu. La palla arriva sui piedi di Gomez che ha la possibilità di controllare e mettere in gol. La seconda rete dell'Atalanta è frustrante per il Chievo e per qualche minuto la partita s'incattivisce. Per tenere i giocatori tra i ranghi, l'arbitro La Penna sventola due cartellini gialli uno per Grassi e uno per Frey per due falli distinti e cattivi e la partita torna nei binari della regolarità. In fase difensiva, la trappola del fuorigioco dell'Atalanta è sempre efficace e il primo tiro diretto alla porta bergamasca, ma senza inquadrare lo specchio, è di Birsa al 35'. Due minuti più tardi, Berisha entra nel gioco. Il portiere neroazzurro non è impegnato da un tiro, ma deve semplicemente anticipare gli attaccanti gialloblu, cercati da un crossi di Gobbi. È però l'Atalanta, la squadra che più si avvicina al gol. Ci prova Petagna con un tiro molto pericoloso, si immola Gamberini per difendere la sua porta. Anche dopo 40 minuti, il pressing degli ospiti è asfissiante. Pressing che viene premiato dalla terza rete con un'azione nerazzurra insistita. Prima ci prova Petagna, poi Gomez e sulla respinta di Sorrentino è facile per Conti mettere in rete. È il minuto 44 e nel tempo restante della prima frazione di gioco non succede più nulla.

SECONDO TEMPO- Il Chievo rientra in campo con due giocatori freschi. Floro Flores e Bastien entrano per Meggiorini e De Guzman. La seconda metà della partita è più vivace perché i gialloblu con le spalle al muro devono attaccare a testa bassa. L'Atalanta si chiude per poi colpire in ripartenza. Al 56' minuto i gialloblu vanno in gol, ma la rete è giustamente annullata per fuorigioco. Su cross di Birsa, Dainelli fa da sponda per Floro Flores che segna ma da posizione irregolare. L'Atalanta prova a smorzare il rinnovato entusiasmo del Chievo prima con Freuler e poi con Kurtic, ma Sorrentino e l'imprecisione dei neroazzurri non permette al risultato di cambiare. Il risultato però cambia al 64' con la rete di Pellissier, rete che era nell'aria. Qualche minuto prima un tiro di Radovanovic era stato salvato sulla linea. La palla però supera la linea quando a tirare è Pellissier. Questa volta è Floro Flores a fare una sponda aerea, Pellissier anticipa Berisha allungandosi la sfera, con una finta si libera dell'ultimo difensore e deposita la palla in gol. Se il gol annullato aveva rianimato il Chievo, il gol segnato accende una piccola speranza di rimonta nella squadra gialloblu che dopo qualche minuto va vicina al secondo gol con Floro Flores trovato da Castro. L'attaccante entrato nella ripresa colpisce di testa su cross del compagno di squadra, ma senza trovare la porta. Ma proprio nel momento in cui il Chievo esprime il suo gioco migliore, arriva la quarta rete degli ospiti. A propiziarla è ancora il centroavanti atalantino Petagna che al 71' premia la corsa e l'inserimento di Freuler, che ha spazio per controllare e con il destro battere Sorrentino in diagonale. La quarta rete atalantina è il chiaro segnale che la squadra di Gasperini non vuole lasciarsi sorprendere dal Chievo e quando nei minuti successivi il ritmo dell'incontro si abbassa, si capisce che ormai la partita è chiusa. Se nel primo tempo era stato il Chievo a tenere di più il possesso della palla, nel secondo è l'Atalanta che fa girare la sfera per far trascorrere i minuti. I clivensi hanno poche energie, fisiche e mentali, per pressare e in ogni caso i bergamaschi hanno dimostrato durante tutto l'incontro un certa superiorità tecnica e fisica. L'unico a non arrendersi mai è Pellissier, che da capitano continua a lottare. Birsa è ancora lucido nel servire palloni ai compagni, ma è lucida anche la difesa bergamasca a spazzare. Berisha all'82' dice no a Floro Flores. Ma nel finale è Petagna che dopo aver lavorato per i compagni per tutta la partita cerca un po' di gloria personale in contropiede, senza però superare mai Sorrentino. Il finale di Chievo-Atalanta è una girandola di sostituzioni che servono solo a concedere un po' di gloria ad alcuni giocatori, in particolare Gomez e Petagna nell'Atalanta, mentre nel Chievo ha fatto il suo esordio un giovanissimo Kiyine, prodotto pregiato del vivaio gialloblu. Il risultato non cambia e, seppur troppo punitivo per il Chievo, è comunque giusto.

L'Atalanta è passata con merito al Bentegodi, superiore al Chievo atleticamente. La velocità, unita alle doti tecniche dei giocatori nerazzurri, è stata l'arma decisiva soprattutto nel primo tempo. Gli uomini di Maran non hanno trovato spazi per il loro gioco offensivo e in fase difensiva non sono riusciti ad arginare l'esuberanza bergamasca. 

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