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Chievo, il mercato non riesce a decollare

Risolto il rebus portiere, il ds Sartori deve ancora risolvere molte lacune nella rosa

Da che parte comincia Stefano Pioli? Al momento della presentazione, con l'aria condizionata dell'Hotel Leopardi a rinfrescare le idee, il nuovo allenatore del Chievo targato 2010-2011 ha messo le mani avanti recitando il solito ritornello, quello che dai tempi di Gigi Del Neri è diventato da quelle parti il refrain immancabile: "L'obiettivo è la salvezza, cercando magari di conquistarla senza grossi patemi".

Bene, da allora qualche giorno è passato, e il nuovo Chievo fa ancora fatica a prendere forma. Certo, il ds Sartori sta come sempre cercando di affidare al nuovo mister una squadra competitiva. A  cominciare dal portiere: manca ancora l'ufficialità, ma Sorrentino al Genoa e Rubinho agli ordini di Pioli sembra ormai cosa fatta. Per l'attacco, oltre al capitano Sergio Pellissier, è stato confermato el diablo Granoche: una scommessa, per un giocatore che lo scorso anno non ha forse mantenuto tutte le promesse ma che potrebbe rappresentare, in prospettiva, l'arma in più dell'attacco gialloblù. Mantovani, si sa, piace alla Sampdoria, e la sua partenza sembra scontata, così come rimane la necessità di chiudere il buco lasciato in mezzo alla difesa dalla partenza di Mario Yepes.

Riscattato Manuel Iori, tra i gialloblù della Diga potrebbero poi arrivare due giovani gioielli come Coutinho, in prestito dall'Inter, e Ousmane Sy, 22enne attaccante francese esploso lo scorso campionato nell'Andria, in Lega Pro, e pronto ad assaggiare il calcio che conta. Insomma, i lavori sono ancora in corso, ma il tempo per affidare a Pioli una squadra in grado di raggiungere la "tranquilla salvezza" comincia a stringere.

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