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Chievo ed Hellas, fate spese in Nuova Zelanda

Dal flop azzurro le due squadre veronesi possono trarre interessanti spunti di mercato

L’indecorosa uscita dai Mondiali di calcio della nazionale azzurra, oltre a ritenere quanto mai necessaria una riflessione sull’intero sistema calcistico italiano, offre numerosi spunti di mercato per le due squadre veronesi, sia per il Chievo che per l’Hellas. Dato che nel nostro Paese non va più di moda investire in vivai e settori giovanili, tanto vale fare spesa all’estero, magari tra le fila di quelle compagini che, qualitativamente e psicologicamente superiori ai “campioni” nostrani, hanno relegato la nostra nazionale all’ultimo posto del suo girone senza concedergli la soddisfazione di neanche una vittoria.

I colpi di mercato che andiamo a proporre a Giovanni Sartori, diesse del Chievo, e Mauro Gibellini, suo omologo dell’Hellas, sono dei veri e propri affari, qualitativamente superiori ai migliori 23 giocatori d’Italia (è il campo che parla), ma anche incredibilmente più “economici”. Da tempo Sartori è alla ricerca di una punta da affiancare a capitan Pellissier, perché allora non puntare sul castigatore degli azzurri, tale Robert Vittek, classe 1982. Il centravanti gioca in turchia, tra le fila dell’Ankaragucu, che ha riscattato il cartellino dal Lille pochi mesi fa per 2,1 milioni di euro. Una cifra che, sebbene è destinata a crescere in queste ore, è ampiamente alla portata del presidente Campedelli.

Per la difesa il nume su cui puntare è quello del paraguaiano Antolín Alcaraz. Alla partita d’esordio del Mondiale ha praticamente annullato i centravanti azzurri uscendo dal campo letteralmente tra gli applausi. L’arrivo del ventisettenne difensore in Italia, però, potrebbe essere complicato dal fatto che i manager del Wigan, squadra che si è salvata a stento in Premier League, ne avevano colto le incredibili qualità e lo hanno acquistato dal Bruges poche settimane fa.

Infine, un consiglio anche per il centrocampo. Il nome è quello dell’ala Leo Bentos, classe 1981. Nel match contro l’Italia ha fatto ammattire Marchisio, inoltre è in possesso del doppio passaporto, greco e neozelandese, quindi non andrebbe a togliere un posto in rosa a qualche extracomunitario. Difficile però che il Wellington Phoenix, squadra neozelandese che gioca nella A-League, si voglia privare di un giocatore incredibilmente superiore alla media della nazionale azzurra. Consigli campati in aria? Ci siamo divertiti (forse) a scherzare.

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