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Boom di presenze alla Granfondo Eddy Merckx

Tra gli uomini vittoria di Fanelli, tra le donne trionfa la Luperini

Gara ricca di emozioni la Granfondo Eddy Merckx 2010 alla quale hanno partecipato 2200 ciclisti, chi in cerca di un successo personale, chi per ben figurare e chi per pedalare a fianco del grande campione belga, che festeggiava i suoi 65 anni.

Il Cannibale ha gareggiato sul tracciato del medio fondo, il che significa 1700 metri di dislivello in 85.5 chilometri accompagnato dai suoi “ex” gregari, tra i quali De Shoenmäker, Vekemans, Rottiers e Huysmans; tra i presenti anche nomi illustri come Cipollini, Battaglin, Gimondi, Minali, Lelli e Pontoni.

La gara è stata vivacizzata fin dalla prima salita da scatti continui che hanno frantumato il gruppone iniziale, che da Rivalta si è diretto su Sant’Ambrogio Valpolicella per poi salire fino a Mazzurega e ridiscendere fino a Fumane. Il gruppetto di testa è stato quello che ha affrontato per primo la cronoscalata del Cannibale, una dura salita con severe inclinazioni che da Fumane porta a Breonio.

Il primo a transitare in cima è stato Mauro Giacomazzi che da Breonio è disceso verso Fosse, quindi a Sant’Anna risaliva a Fosse per poi lanciarsi in Valdadige lungo una discesa intervallata da tornanti a gomito. Dopo la discesa Giacomazzi ha proseguito per il percorso lungo verso Ala seguito da Kairelis, Krys, Fanelli e Zen, mentre Diego Rosa e Salani erano i primi a girare per il bivio di Mama d’Avio. I due sono stati presto raggiunti da Giordano, Spiazzi e Lorenzi; a spuntarla sotto il traguardo è stato il veronese Stefano Fontana che si è presentato da solo sotto lo striscione d’arrivo fermando il tempo su 2h15’52”.

Tra le donne la vicentina Martina Zanon ha chiuso in 2h27’16” con 55” di vantaggio sulla trentina Serena Gazzini. Terza, vittima dei crampi, l’ex olimpionica di fioretto Dorina Vaccaroni.

Nel frattempo la gara del percorso lungo si è vivacizzata con la fuga di un gruppetto composto da tutti i migliori. Determinante si è rivelata la salita che da Mori portava allo scollinamento della Polsa. Gli scatti di Kairelis, Giacomazzi e il polacco Krys sono serviti a sfiancare gli avversari per lasciare campo aperto a Fanelli che giungeva per primo allo scollinamento di San Valentino alla Polsa. Fanelli metteva in mostra le sue doti da discesista allungando sui compagni di fuga. Ad Avio si lanciava a tutta verso Rivalta arrivandoci in solitaria dopo 4h29’03”, e il gruppetto degli inseguitori era regolato dallo scatto del polacco Krys e così la “Giordana Cipollini Tuttosport” ha messo a segno una doppietta. Terzo arrivato Mario Giacomazzi, a lungo protagonista della corsa.

Fabiana Luperini ha tagliato per prima il traguardo nel lungo femminile in 5h00’42”, con 21” di vantaggio su Sara Ugolini e 27 Marina Ilmer. In gara ma fuori classifica anche la campionessa del mondo Tatiana Guderzo.

Eddy Merckx è giunto infine stremato al traguardo della medio fondo preceduto da Cipollini, più volte fermatosi lungo il percorso ad assaporare le ciliegie tipiche del posto.

Questa gara concludeva il Challenge Giordana, del quale la gran fondo Eddy Merckx era l’ultima tappa, oltre a valere per il Campionato Italiano per giornalisti che vede ora in testa Eros Maccioni davanti a Piergiorgio Giacovazzo e Giovanni Bettini.

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