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Il Chievo Verona perde anche a Bologna, alla prossima sarà in Serie B

Due rigori e Pulgar e una rete di Dijks regalano tre punti fondamentali ai felsinei per la lotta salvezza. Tra i gialloblu è già tempo di pensare al futuro con l'esordio da titolare del baby Vignato

Un pareggio o una sconfitta e sarà Serie B per il Chievo Verona. È questa la sentenza del posticipo della 31esima giornata del massimo campionato di calcio italiano. Questa sera, 8 aprile, si sono affrontati al Dall'Ara il Bologna di Sinisa Mihajlovic e i gialloblu di Domenico Di Carlo e il risultato finale è un secco 3-0. Con questi tre punti, il Bologna esce dalla zona retrocessione superando in classifica l'Empoli. Il Chievo resta ultimo, le lunghezze dalla salvezza sono diventate diciannove e il massimo dei punti che i clivensi potrebbero fare sono solo ventuno.

Che il Chievo Verona abbia ormai abbandonato il sogno salvezza lo si capisce dalla formazione titolare di Di Carlo: largo ai giovani con la prima da titolare in Serie A per Vignato che insieme a Kiyine forma il tridente con Stepinski. Nel centrocampo a tre ci sono Leris, Dioussè e Rigoni e in difesa torna Depaoli a destra, con Andreolli e Bani centrali e Barba a sinistra. Il capitano è il portiere Sorrentino.
Bologna molto offensivo con le qualità di Orsolini, Soriano e Sansone in avanti a supporto di Palacio; Pulgar e Dzemaili a mettere ordine a centrocampo; le spinte dei terzini di Dijks e Mbaye e due centrali come Danilo e Lyanco davanti a Skorupski.

Nei primi minuti Vignato mette in mostra la sua velocità e dimostra di avere un guizzo che potrebbe sorprendere la difesa rossoblu, peccato che solo raramente viene innescato. Le due squadre comunque si studiano. Iniziano con dei lanci lunghi per le due punte, ma è una tattica poco efficace. Il Bologna è più pericoloso palla a terra, con il fraseggio dei trequartisti sullo spazio creato dai movimenti di Palacio. Il primo gol della formazione di casa nasce proprio da un servizio per Soriano che attende l'inserimento di Orsolini; Rigoni non chiude la linea di passaggio, Barba è in ritardo e così l'assist di Soriano mette Orsolini da solo contro Sorrentino. Il tiro del giovane attaccante bolognese viene deviato da Sorrentino, la palla carambola sulla traversa ed è ancora Orsolini a spingerla dentro. L'arbitro, inizialmente, convalida, ma per una volta il Var è favorevole al Chievo Verona. Il fuorigioco di Orsolini sul passaggio di Soriano è leggero, ma la moviola lo evidenzia e quindi la rete viene annullata. Orsolini ha altre due occasioni per rifarsi nel primo tempo, ma non trova il gol. Ci va molto più vicino Palacio, una volta su lancio lungo di Danilo e l'altra dopo aver vinto un uno contro uno accentrandosi in area, ma in entrambe le occasioni Sorrentino respinge. L'unico tiro in porta del Chievo Verona nel primo tempo è di Stepinski da fuori area. Per il resto, solo lanci lunghi non sfruttati o passaggi sbagliati.
Il secondo tempo non è tanto diverso dal primo: il Bologna imposta, attacca e tira in porta; il Chievo ci prova di rimessa. Si fa vivo Sansone con un bel destro nei primi dieci minuti della ripresa, Sorrentino non blocca e per poco Palacio non trova il tap-in vincente. Con tattica, tecnica e sacrificio, i veronesi si coprono bene e al 60' hanno la loro occasione più importante. Sulla respinta di un cross da calcio d'angolo, Dioussè tira da fuori area, la palla viene smorzata e finisce sul sinistro di Bani tenuto in gioco da Lyanco. Bani però è un difensore e si vede perché il suo tiro è debole e parato da Skorupski. Il Bologna su azione fatica a segnare e così trova due gol da calcio di rigore nel giro di tre minuti. Il primo penalty se lo procura Soriano che nasconde la palla a Barba e Andreolli, la fa passare tra i due difensori, prova a passarci anche lui e finisce a terra. Il secondo rigore è invece per un fallo di Bani su Sansone che lo aveva superato in velocità. Sul dischetto si presenta per due volte Pulgar che per due volte segna. È il 68' e la partita è virtualmente terminata, ma finisce realmente in anticipo per Bani che a dieci minuti dalla fine si fa espellere per doppia ammonizione. Quando manca un minuto al 90', l'ultima discesa sulla fascia di Dijks viene valorizzata dal passaggio filtrante di Sansone; il difensore olandere entra in area, resiste al contrasto della difesa gialloblu e batte Sorrentino sul primo palo. Dopo due minuti di recupero, l'arbitro fischia la fine dell'incontro.

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