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Il Chievo strappa un punticino alla Dea, ma non basta per la classifica

Al vantaggio di Meggiorini ha risposto Ilicic, ma il pari non permette al club della diga di smuovere le acque nei bassifondi, con le dirette rivali che hanno invece allungato sulle ultime due posizioni

È un punto che non soddisfa nessuno quello arrivato all'Atleti Azzurri d'Italia, nella ventottesima giornata di Serie A, tra Atalanta e Chievo Verona, che non sono riusciti ad andare oltre il pareggio per 1-1

La squadra di Di Carlo è partita con la giusta aggressività, portando pressione all'inizio della manovra orobica, così da complicare la fase di uscita e rallentare il palleggio dei padroni di casa. Nonostante quindi l'Atalanta abbia provato fin da subito a prendere in mano il pallino del gioco, si è trovata nelle condizioni di dover scaricare in fretta la sfera per non subire l'aggressione degli ospiti, che in contropiede hanno cercato di sorprendere la retroguardia avversaria, costretta a ribattere un'insidiosa conclusione di Stepinski dopo poco più di dieci minuti. 
I ragazzi allenati da Gasperini (oggi squalificato e sostituito in panchina da Gritti) hanno però piano piano iniziato al alzare i ritmi, riuscendo anche a farsi pericolosi con Gomez, che non è riuscito a sorprendere Sorrentino, mentre Giaccherini ha poi svirgolato un buon pallone in area e segnato anche il gol del vantaggio, annulato però per fuorigioco. La pressione atalantina si è fatta allora più forte, con il solito Gomez e Zapata che hanno iniziato a mettere alla prova Sorrentino, superlativo alla mezzora sulla conclusione ravvicinata a botta sicura proprio del 10 argentino. 
Ma nel tentativo di portarsi in vantaggio, la Dea ha anche concesso lo spazio per le ripartenze del Chievo, che al 32' è passato in vantaggio con Meggiorni, ben lanciato da Depaoli, che prima si è fatto sporcare il pallone da Gollini e poi lo ha battuto da posizione defilata approfittando della porta vuota. 
Con la rete del numero 69 la frazione si è definitivamente accesa la gara, con l'undici guidato da Gritti che si è riversato in avanti, mentre il club della diga ha cercato di chiudere i varchi e colpire in ripartenza. Lo stesso Irrati ha messo mano più spesso al fischietto, nel tentativo di tenere in mano un match che si stava facendo sempre più teso. 

LA CRONACA E IL TABELLINO

La ripresa è iniziata sempre su buoni ritmi, con l'Atalanta che fin dall'inizio ha cercato di fare la partita, mentre i veronesi hanno provato ad occupare gli spazi e a ripartire, mentre quando riuscivano a tenere palla in genere hanno cercato di aggirare la difesa avversaria passando dalle fasce, come accaduto nei primi 45 minuti. Nonostante questo però, la velocità d'azione degli orobici, al 55', ha visto Zapata premiare con una buona sponda l'inserimento di Ilicic, che ha battuto Sorrentino in uscita con uno scavetto. Sull'onda emotiva, i nerazzurri hanno cercato di schiacciare il Chievo nella propria area, il quale non riusciva a portare la stessa pressione della prima frazione e si è difeso alzando le barricate davanti alla propria porta, cercando di uscire appoggiandosi ai propri attaccanti, che difficilmente sono riusciti a far rifiatare adeguatamente la squadra, anche a causa dei servizi poco precisi dei compagni. 
A parte una buona occasione per Masiello, che non è ha torvato la porta da dentro l'area, la Dea non è riuscita a creare gli stessi pericoli del primo tempo a Sorrentino, chiamato solo all'84' ad una chiusura su Zapata, defilato rispetto alla porta. 
Nel finale il Chievo ha anche cercato di riproporre il proprio pressing alto, ma la stanchezza aveva oramai già colto le due squadre che, poco lucide, si sono dovute accontentare di un punticino a testa. 

Buona complessivamente la prestazione del Chievo Verona all'Atleti Azzurri d'Italia, che frutta però un pareggio che serve a poco ad ambedue le formazioni. Grintosa e aggressiva, la formazione veronese paga soprattutto la difficoltà nell'andare a rete e la poca incisività, contro un avversario che nel primo tempo ha avuto le migliori occasioni e che nella ripresa, a parte il pareggio di Ilicic, è stato tutto sommato ben contenuto. 
Le vittorie delle rivali, portano però la salvezza a 14 punti di distanza, tanti per una squadra che fino ad ora ha collezionato una sola vittoria. I "mussi" venerdì 29 marzo saranno chiamati alla sfida contro l'ex Maran: al Bentegodi infatti arriverà il Cagliari, per un altro match importante per la permanenza in Serie A. 

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