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Il Chievo deve cedere il passo alla Dea: Maran sconfitto in terra bergamasca

Una rete di Mancini arrivata nel secondo tempo dà i 3 punti all'Atalanta, che fin dalle prime battute ha preso in mano il pallino del gioco. Ordinati e grintosi, i clivensi non riescono però a mettere in apprensione l'undici di Gasperini

Non è riuscito il Chievo Verona a strappare un risultato positivo all'Atleti Azzurri d'Italia, nella ventitreesima giornata di Serie A, dove l'Atalanta si è imposta con il risultato di 1-0. 
La partita ha preso il via subito su ritmi alti, con i padroni di casa decisi ad imporre il proprio gioco e a raggiungere la vittoria, mentre i clivensi si sono disposti in maniera ordinata per cercare di arginare gli attacchi orobici e ripartire poi in contropiede. Le prime occasioni per i ragazzi di Gasperini sono arrivate all'11 e al 13', con due colpi di testa di Cristante che hanno sorvolato la traversa, mentre le ripartenze dei veronesi sono state spesso soffocate dalla grande pressione portata dai nerazzurri. La grinta degli uomini di Maran ha permesso al Chievo di respingere numerose sortite degli avversari, ma al 23' Freuler si è liberato bene appena dentro l'area, senza riuscire poi a centrare la porta, così come Ilicic quattro minuti dopo, quando ha visto il proprio destro a giro terminare alto. 
Al 28' il Chievo è riuscito ad eludere il pressing ospite e ad andersene in contropiede, fallendo però l'ultimo decisivo passaggio con Meggiorini, che non è riuscito a servire Hetemaj. L'Atalanta allora ha ripreso a macinare gioco e Cristante ha ricominciato a prendere di mira la porta gialloblu, chiamando in causa Sorrentino al 31' con una bella parata in due tempi. Ma il centrocampista atalantino, finito nel mirino della grandi del nostro campionato, ci ha riporvato al 43', quando ha messo a lato di un soffio con il destro dopo essere stato servito da Petagna. 

CRONACA E TABELLINO

Al rientro in campo dopo la ripresa il canovaccio della partita non è cambiato, con i padroni di casa all'arrembaggio per cercare il gol, mentre il Chievo si difendeva cercando di ripartire ad ogni occasione utile. E sempre come nella prima frazione, il più pericoloso è stato ancora Cristante, che al 49' ha messo sopra la traversa dal dischetto del rigore, sciupando un'ottima occasione, e al 54' non è riuscito ad inquadrare la porta con una torsione di testa. Sempre in difficoltà nell'uscire e a lanciarsi in contropiede, alla squadra di Maran non è rimasto altro da fare che respingere le folate orobiche, ma al 72' ha dovuto capitolare su calcio d'angolo, che ha premiato l'inserimento in area di Mancini: Calvarese a dire il vero aveva inizialmente annullato il gol per un presunto fallo di mano, poi però la VAR ha certificato la bontà della rete del centrale difensivo. 
Non paghi i padroni di casa al 76' hanno rischiato di raddoppiare con De Roon, che ha trovato la manona del portiere veronese, e al 79' con Cornelius, a sua volta chiuso da Sorrentino dopo essere andato via di forza. 
Nel finale poi l'orgoglio e alcuni cambi, come l'entrata in campo di Inglese, hanno spinto il Chievo in avanti, ma la più nitida occasione è arrivata sulla testa di Rigoni, che ha messo fuori di pochissimo. 

Organizzazione difensiva e grinta non sono bastati al Chievo per uscire indenne dall'Atleti Azzurri d'Italia, contro un avversario decisamente più in forma e determinato a voler conquistare i tre punti. La difesa di Maran ha fatto il possibile per limitare le incursioni degli atalantini, aiutata anche da un po' di fortuna e dal solito Sorrentino, ma la difficoltà nell'uscire con la palla e mantenerne il possesso, dovuta sempre al grande pressing dei padroni di casa, alla fine è stata pagata.
Il periodo nero del club della diga quindi non è ancora concluso: il Chievo manca di quella freschezza e di quella lucidità viste nella prima parte di stagione, soprattutto in fase offensiva. I progressivi rientri dei giocatori infortunati (Castro e Inglese su tutti) e il ritorno dalla squalifica di Cacciatore (che ha ancora una giornata da scontare), dovrebbero però ridare nuova linfa ai veronesi, che tra l'altro adesso possono contare su un altro giocatore di ottimo valore come Giaccherini. 
Per tentare un nuovo assalto alla vittoria bisognerà attendere quindi domenica 11 febbraio, quando al Bentegodi arriverà il Genoa. 

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