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Giovedì, 25 Aprile 2024

Verona Rugby in paradiso: per la prima volta viene promosso in Eccellenza

I ragazzi di coach Zanichelli sono riusciti a ribaltare la sconfitta casalinga contro Piacenza e a superare i Lyons sul loro terreno di gioco, tagliando così lo storico traguardo

Espunando il campo del Piacenza con più di dieci punti scarto nella semifinale di ritorno, il Verona Rugby ha realizzato il proprio sogno conquistando la promozione in Eccellezza. 
È la prima volta in 55 anni di storia che la formazione raggiunge i vertici di questo sport. Un'impresa arrivata con merito e resa ancor più dolce da un finale emozionante. 

Superati domenica scorsa a Parona dai Lyons per 17 a 23, sotto per 4 a 1 nei punti classifica e di sei lunghezze nei punti segnati, i ragazzi di Zanichelli e Borsatto avevano solo una possibilità per rovesciare la situazione e strappare l’Eccellenza: vincere con almeno sette punti di scarto. Sono arrivati così affamati, carichi, concentrati al Beltrametti. Ad attenderli mezza tribuna veronese, che per 80 minuti non ha smesso un istante di incitarli.

E la differenza, rispetto alla gara di andata, si è vista subito. Nonostante una iniziale sofferenza in mischia chiusa, Verona ha azzannato subito il match, alzando una pressione continua e calando una difesa ermetica, aggressiva e sempre avanzante. Piacenza, che pure ha provato a dare respiro alla manovra con i primi ovali, è rimasta spiazzata, ha cominciato a sbagliare, senza riuscire ad entrare nel match. E gli antracite, ispirati da McKinney in regia e accelerati dalle incursioni dell’estremo Conor, dopo dieci minuti hanno spostato stabilmente il baricentro del gioco nella metà campo emiliana. E al 21’, quando i Lyons hanno pagato il giallo del mediano Gherardi, Verona ha trovato la meta, grazie ad una perfetta avanzata della mischia da rimessa laterale chiusa da capitan Artuso. McKinney ha convertito dall’angolino per lo 0 a 7. Verona ha continuato ad insistere, squaderna da touche una galoppante sventagliata al largo con Pavan lanciato da McKinney che è penetrato nella linea bianconera senza però che il suo calcio a seguire sia risultato vincente, ma al 27’, grazie alla mischia chiusa, ha trovato altri tre punti con la sua apertura irlandese che l'hanno lanciato sullo 0 a 10.

Cruciani, dopo uno scontro pauroso in aria con Masselli, ha dovuto lasciare il campo per Corso e poco dopo la mezz’ora i Lyons – sempre grazie alla mischia – sono riusciti a muovere il tabellino con un potente piazzato di Guillomot da 40 metri portandosi sul 3 a 10. Verona è tornata subito in avanti, costruendo due opportunità dalla piazzola per McKinney, ma l’apertura antracite ha sbagliato ambedue i piattelli, tenendo fermo lo score al cambio di campo.

L’inerzia non è cambiata nella ripresa; si è giocato ad un campo solo, con Verona stabilmente in territorio bianconero. Gli antracite hganno tenut il piede sull'acceleratore, costruiscono opportunità sia al largo che con le percussioni del pack, arrivando vicino alla linea fatata, ma senza riuscire a concretizzare. I Lyons invece sono rimasti aggrappati al match grazie alla difesa, continuando a provare ad uscire.

A metà ripresa l’azione avrebbe potuto spaccare al semifinale. Su di un attacco bianconero dai 22 Jeff Mountariol, come un falco, ha intercettato l’ovale, aperto il compasso e, con quattro falcate, era sotto i pali; due emiliani in qualche modo lo hanno atterrato, ma Jeff si è liberato dal placcaggio e balzato al di là della linea. Metà tribuna ha esultato, ma l’arbitro Blessano, dopo il consulto con l’assistente Cusano, ha letto un doppio movimento e annullato la meta. Verona, però, non ha mollato e attorno alla mezz’ora ha conquistato un piazzato in chiusa e McKinney l'ha portata sul 3 a 13.

La clamorosa rimonta scaligera sembrava in cassaforte, ma negli ultimi minuti tutto è tornato in discussione. I Lyons hanno guadagnanoto due punizioni consecutive e trovato una rimessa nei 22 scaligeri. E da lì, in pieno over time ormai, sono iniziati i cinque minuti di assedio alla linea veronese, con Piacenza a caccia della meta che potreva ancora rovesciare tutto e farla tornare in Paradiso. I Lyons hanno tentato da touche, da mischia, al largo, attimi di tensione infinita, terribile, ma, alla fine, sulla pressione difensiva veronese, è arrivato l’in-avanti emiliano, arriva il fischio finale di Blessano. Finita, Verona ha vinto 3 a 13 - 5 punti a 4 nella classifica finale aggregata -, è in Eccellenza. Tra due domeniche, a Reggio Emilia, giocherà con Valsugana – vittorioso all’ultimo fiato sul Cus Genova – la finale per il titolo di Campione d’Italia di serie A, ma, come i padovani, è già promossa nella prossima massima serie a 12 squadre.

Tabellino

Sitav Rugby Lyons-Verona Rugby 3-13

Sitav Rugby Lyons: Thrower; Via G. (35’ st. Conti), Forte, Subacchi, Bruno; Guillomot, Gherardi (5’ st. Via A.); Masselli, Cissè, Bance (29’ st. Benelli); Pedrazzani (25’ st. Merli), Tveraga (25’ st. Tarantini); Rapone (33’ st. Salerno), Rollero (18’-22’, 26’- 33’ p.t., 1’ st. Vaghini), Grassotti (33’ st. Vitiello). All. Orlando

Verona Rugby: Conor; Cruciani (33’ pt. Corso, 35’ st. Mariani), Pavan (35’ st. Neethling M.), Quintieri, Beltrame; McKinney, Soffiato (25’ st. Zago); Rossi, Riccioli, Artuso; Cattina (36’ st. Braghi), Montauriol; D’Agostino, Silvestri, Rizzelli (31’ pt. Furia, 20’-28’ st. Forzin, 29’-32’ st. Furia). All. Zanichelli (Head Coach), Borsatto (Assistant Coach), Badocchi (Skills Coach)

Arbitro: Blessano

Cartellini: 20’ pt. giallo a Gherardi (Sitav Rugby Lyons), 40’ + 6 giallo a Braghi (Verona Rugby)

Man of the match: Artuso (Verona Rugby)

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