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L'Europa si tinge di gialloblu: la Calzedonia conquista la Challenge Cup

La Bluvolley conquista il suo primo, storico, trofeo continentale battendo al tie break i russi del Fakel Novy Urengoy sul loro parquet, dopo aver vinto con lo stesso punteggio anche la finale di andata

La Calzedonia Verona conquista la Challenge Cup 2015/2016. Alla sua prima partecipazione europea, la formazione scaligera mette in bacheca il primo trofeo continentale della propria storia. Il trionfo è arrivato al termine della gara esterna sul campo dei russi del Fakel Novy Urengoy, match che è terminato come all’andata, ovvero con il successo al tie break.

La Calzedonia Verona scende in campo con la formazione tipo: Baranowicz al palleggio, Starovic opposto, Sander e Kovacevic schiacciatori, Anzani e Zingel al centro e Pesaresi libero.
Formazione tipo anche per il Fakel Urengoy che propone la stessa formazione schierata a Verona.

Inizio di primo set equilibrato con molti errori al servizio in casa Calzedonia. Sander, con un muro, mette a segno il primo break gialloblù della gara (6-7) ma Verona ne subisce subito uno con il turno al servizio di Likhosherstov che consegna il primo ace alla formazione di casa (8-7). Il set continua ad essere caratterizzato da continui capovolgimenti nel punteggio; Verona recupera due volte lo svantaggio e Anzani, a muro, firma il 12 a 13. Il fondamentale è decisivo anche qualche azione più tardi, questa volta con il punto di Zingel, a consegnare un nuovo vantaggio ai gialloblù (16-17). Il doppio ace di Starovic porta la Calzedonia sul 17 a 20 e il set si spacca. I gialloblu accelerano e vincono il primo 20 a 25 grazie alla prestazione super in attacco e a muro.

I veronesi devono recuperare subito un break di svantaggio nel secondo parziale. Ci pensa Sander, con un muro su Tiurin a mettere in parità il punteggio sul 3 a 3. Il Fakel allunga vicino al primo time out tecnico. Il muro su Kovacevic vale il 9 a 6, poi i russi continuano imperterriti con un attacco che non conosce ostacoli. La Calzedonia fatica nel fondamentale e alla seconda sospensione tecnica si arriva sul 16 a 9. La Bluvolley paga il 35% fina in attacco mentre l’Urengoy, oltre al 67% nello stesso fondamentale, fa leva anche sui cinque muri punto. Finisce 25 a 18.

Starovic conquista il suo terzo ace personale in apertura di terzo set, portando Verona sul 2 a 4. L’opposto serbo si fa murare da Kliuka per il momentaneo pareggio (4-4) e la gara torna ad essere equilibrata. Le due squadre giocano con grande intensità, replicando punto su punto alle azioni avversarie. La Calzedonia scivola sul -1 dopo un servizio errato di Starovic e dopo l’out di Zingel (11-12); con lo stesso divario si arriva al time out tecnico ma al rientro in campo arriva il break della Calzedonia. Zingel a muro e Starovic mettono giù due palloni importantissimi portando i gialloblù sul 17 a 19. Sul turno al servizio di Sander arrivano altri due punti consecutivi di Zingel: Verona vola sul 17 a 21. La Calzedonia conferma il proprio gioco e vince 20 a 25.

Il muro del Fakel fa la differenza ad inizio del quarto parziale. Tre dei primi cinque punti della formazione russa sono conquistati con questo fondamentale (5-3). Il divario rimane pressoché immutato per più di metà set e al secondo time out tecnico il punteggio è di 16 a 13. Giani opera due cambi: entrano Spirito e Gitto per Baranowicz e compagni. Al rientro in campo l’ace di Iakovlev manda i russi sul +4 (17-13) poi Zingel mette giù altri due punti consecutivi e la Calzedonia dimezza lo svantaggio (17-15). Kovacevic non chiude l’attacco, Kliuka si e il Fakel torna avanti di quattro punti sul 21 a 17. Giani chiama time out e al rientro in campo Kovacevic e Gitto a muro rimettono il set in discussione (21-19). La Calzedonia non recupera, si chiude con l’ace di Iakovlev sul 25 a 21.

Starovic e Kovacevic aprono il tie break. L’out di Tiurin manda la Calzedonia sullo 0 a 3. I gialloblù confermano il vantaggio sul 3 a 6 con il primo tempo di Anzani poi Baranowicz mette giù l’ace del 3 a 7. Anzani mura Vlasov per l’8 a 3. Poi il resto è storia. Il muro di Zingel fa iniziare la festa gialloblù.

FAKEL NOVY URENGOY - CALZEDONIA VERONA 2-3
(20-25, 25-18, 20-25, 25-21, 6-15)

FAKEL NOVY URENGOY: Vlasov 12, Likhosherstov 1, Kolodinskiy 5, Shipotko, Iakovlev 8, Tiurin 15, Shishkin (L), Volkov 21, Bezrukov, Tokhtash, Kliuka 17. Non entrati Bogdan. Allenatore: Chutchev.

CALZEDONIA VERONA: Zingel 14, Kovacevic 17, Pesaresi (L), Gitto 1, Lecat, Spirito, Baranowicz 3, Starovic 16, Bellei, Sander 20, Anzani 10. Non entrati Bucko. Allenatore: Giani.

ARBITRI: Bagde Ali - Isajlovic Sinisa.

NOTE - Spettatori 710, durata set: 23', 24', 24', 27', 12'; tot: 0'.

Fakel NOVY URENGOY : Battute errate 17, Ace 4. Calzedonia VERONA : Battute errate 13, Ace 6.

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