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Zaia battezza il Vinitaly: "Possiamo farlo solo noi"

Miozzi: "Pronta la partnership con l'ateneo scaligero per la creazione di un polo enologico"

“Vinitaly a Verona, non ci sono alternative”. Il presidente della Regione, Luca Zaia, pianta i paletti sulla principale manifestazione fieristica di Verona. “Con i nostri oltre 8 milioni di ettolitri di vino siamo la prima regione produttrice in Italia”. Edizione speciale, la 45esima del Vinitaly, che stamattina, alle 10e30, ha aperto i battenti.

“Non si può ancora parlare di ripresa, perché ancora non ci siamo- ha precisato il numero uno di Veronafiere, Ettore Riello-. Tuttavia c’è molto ottimismo, e con questo atteggiamento stiamo cercando di alzare la testa e ritrovare tranquillità dopo il periodo di crisi”.  Soddisfazione anche dal presidente della Provincia, Giovanni Miozzi che rilancia con il progetto per valorizzare le imprese del settore vitivinicolo veronese: “Più che un’esposizione fieristica, bisognerebbe parlare di un evento, ormai un punto di riferimento a livello internazionale, oltre che a quello nazionale. Per questo la Provincia sta lavorando all’apertura di un polo enologico in collaborazione con l’università, per puntare sulla ricerca e sull’innovazione e far crescere le nostre aziende”.

Zaia è poi tornato a battere sull’argomento che più gli sta a cuore: “Cerchiamo di cambiare atteggiamento nei confronti del vino, il livello di 0,5 gradi di tasso alcolico è troppo basso, figuriamoci portarlo a zero. Ricordiamoci che per il 90 percento gli incidenti su strada sono causati da altri fattori, come la radio troppo alta o la disattenzione al volante. Penalizzare il vino, e di conseguenza un intero reparto così trainante è controproducente per la nostra economia. Sarebbe bene, invece, investire sul vino e sulle specificità regionali che sono il nostro miglior biglietto da visita. Bisogna continuare sulla strada già intrapresa, ovvero quella che ci permette di stringere nuovi rapporti internazionali e puntare sull’export”. Presente all’inaugurazione anche il neo ministro alla Cultura Giancarlo Galan che si è concesso una battuta scherzosa: “Il poeta Umberto Saba diceva che la vita è amara, mentre il vino è dolce. È giusto berlo, stando sempre attenti a non esagerare”.
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