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Si amplia il Quadrante Europa, il futuro passa da qui

Duemilioni settecentomila metri quadri in gioco. Giacino: "E' la base per lo sviluppo della citt"

Il futuro della città passa soprattutto per la qualità delle infrastrutture. Con il piano di sviluppo del Quadrante Europa, presentato questa mattina nella sede del Comune, si gettano le basi per la sua competitività. Il Quadrante si trova all'incrocio di due dei principali corridoi viabilistici europei. Inevitabilmente, quindi, diventa uno snodo fondamentale per il movimento delle merci.

"Questo è un piano storico - ha commentato il vicesindaco Vito Giacino - abbiamo puntato sullo sviluppo dell'interscambio ferro-gomma". In gioco quasi 2milioni 700mila metri quadrati di area, la maggior parte di proprietà del consorzio Zai. Il resto di proprietà di terzi. Con l'ammodernamento degli impianti di interscambio e il riordino della viabilità, per esempio il traffico di via Sommacampagna che ora passa per la Zai verrà deviato su una piccola tangenziale, si gettano le basi per attrarre altre aziende. "Oggi il Quadrante Europa è saturo - spiega il presidente del consorzio Zai Flavio Zuliani - i tempi per la realizzazione completa del progetto li deciderà il mercato. Ci sono voluti trent'anni per arrivare alla situazione vigente, probabilmente ora serviranno dieci o al massimo quindici anni. Noi forniamo una serie di servizi all'avanguardia per dare la possibilità alle imprese di svilupparsi". Aumenteranno anche gli spazi dedicati alle attività sociali, che arriveranno a coprire un'area di circa ottantamila metri quadri. La parte ferroviaria non sarà ampliata, ma sarà comunque costruito un nuovo terminal.

Ingenti i costi. Tra nuovi capannoni e nuova viabilità si dovranno spendere circa 350milioni di euro. Per trovare i fondi necessari alcune aree verranno messe sul mercato. Ma le aziende acquirenti avranno comunque l'obbligo di mantenere le indicazioni logistiche decise dal consorzio Zai per i prossimi dieci anni. Gli ulteriori capitali aggiuntivi serviranno per terminare il piano degli espropri avviato nella zona della Marangona, per cui serviranno altri venti milioni di euro. Durante la stesura del progetto un occhio vigile è stato dedicato anche al disegno di sviluppo del porto commerciale di Venezia. Due realtà, la città lagunare e quella scaligera, che vanno a braccetto. "Se qualche azienda vorrà arrivare al mare - conclude Flavio Zuliani - non potrà fare a meno del Quadrante Europa".

Ascolta l'intervista
Il vicesindaco Vito Giacino spiega il progetto di sviluppo del Quadrante Europa

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