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Interviste

E' tornato l'incubo alluvione, nuove esondazioni a Soave

Evacuate le scuole del Comune. A San Bonifacio chiuso il ponte della Motta. Previsioni meteo pessime

L'incubo è tornato. La pioggia continua ad abbattersi sulle terre colpite dell'alluvione. E continuerà a farlo per tutto il giorno. Il livello dei fiumi aumenta di ora in ora. A Soave l'Alpone ha rotto nello stesso punto in cui era esondato a novembre. All'altezza del Roxy Plaza Hotel. Parte del paese è allagato. Evacuate le scuole, mentre i mezzi della Protezione civile stanno girando per le strade con le altoparlanti per mettere in allerta la popolazione. Sul posto stanno arrivando tre idrovore per migliorare la situazione. A San Bonifacio è stato chiuso al transito il ponte della Motta, poiché l'acqua ha raggiunto livelli di allarme. Con le ruspe si stanno asportando i detriti che potrebbero fare da tappo.

"A mezzogiorno mancavano settanta, ottanta centimetri prima di raggiungere il limite massimo - ha affermato con tono preoccupato il sindaco di Monteforte d'Alpone Carlo Tessari - il problema è sempre quello del Chiampo. Ho già allertato tutti, Protezione civile, Genio civile e autorità di bacino". Sono stati inviati fax a Venezia e alla Provincia, chiedendo di mantenere alta l'attenzione. "Lo stiamo facendo - spiega l'assessore provinciale alla Protezione civile Giuliano Zigiotto - tutte le nostre squadre e i volontari sono stati allertati. I nostri tecnici sono già sugli argini".

I sacchi di sabbia sono pronti. Sono rimasti a Monteforte, Soave e San Bonifacio da novembre, quando si è tentato di mettere una pezza a una situazione che si aggravava sempre più. Oggi Tramigna e Alpone sono sorvegliati speciali. Come il Bacchiglione a Vicenza, che è salito di un metro in tre ore. Le previsioni del tempo, dal canto loro, non sono rassicuranti. Pioverà. Con maggiore intensità sulle zone collinari e i rilievi. Le precipitazioni continueranno fino a notte inoltrata. Secondo il centro metereologico di Teolo il fenomeno non è paragonabile a quello di inizio novembre, ma il territorio e gli argini sono indeboliti rispetto a cinque mesi fa.

Il livello di guardia è più basso. Considerando anche il fatto che la neve si sta sciogliendo ingrossando la portata dei fiumi. Non nevica, purtroppo. Piove su tutta la Lessinia, compreso il versante vicentino, fino a 1.600 metri di altitudine. La linea della neve oggi si posizionava a mille metri, ma ora si è tramutata tutta in acqua.

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