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Lunedì, 29 Aprile 2024
Interviste

Catullo, ultimatum di Tosi "L'intesa cos com' non va"

Il sindaco critico sulla norma che fissa la maggioranza al 76%. "Ci sono anche i nostri interessi"

Questa mattina riunione importante per decidere il futuro del sistema aeroportuale veronese. Convocati dal sindaco Flavio Tosi tutti i parlamentari scaligeri. "Credo che si sia registrata la volontà da parte del sistema Verona di una convergenza con Brescia per non mantenere aperto uno scontro che non serve a nessuno - ha spiegato il primo cittadino - Però l'accordo con Brescia non può essere una resa incondizionata. Soprattutto in prospettiva. Perché è chiaro che il sistema deve crescere, svilupparsi e fare investimenti. Deve fare alleanze. Quindi nessuno può porre dei vincoli in questo senso".

Questa posizione poggia su una visione a lungo termine. "Il rischio è fare l'accordo a ogni costo per poi rimanere ingessati per i prossimi dieci anni. Sarebbe la morte del nostro sistema aeroportuale - continua Flavio Tosi - Credo che sia stato un incontro importante in questo senso. Sì a un accordo, ma che sia stipulato in maniera corretta rispetto agli interessi del nostro territorio. Capisco che i bresciani devono giustamente difendere le loro prerogative, però è chiaro che ciò non può portare a una compressione dei diritti e degli investimenti, perché fino a adesso chi ci ha messo i soldi è stato il sistema Verona".

Sul tavolo rimangono le due ragioni principali di attrito con i soci lombardi. "La stima del valore dell'aeroporto e il vincolo del 76% sono le due questioni da risolvere più importanti - snocciola il sindaco scaligero - E' chiaro che su questi temi bisogna trovare una via d'uscita. Perché l'aeroporto non è un'istituzione pubblica. E' una società partecipata prevalentemente dal pubblico, ma fa investimenti e ha bisogno di un piano industriale. Quando una società ha un piano industriale non esiste che ci sia qualcuno che ha potere di veto. Bisogna trovare una via d'uscita".

In conclusione Flavio Tosi esprime la sua posizione sull'accordo con Brescia. "Se uno non ci sta non può bloccare tutti - sottolinea - Per come era l'impostazione del 76% si rischiava che diventasse un abbraccio mortale. Io faccio l'accordo e tu mi blocchi per i prossimi per i vent'anni. Questo è inammissibile industrialmente. Nessun imprenditore accetterebbe mai un accordo che ponga la sua società nella condizione di essere bloccata".

Secondo il presidente della Provincia Giovanni Miozzi i due problemi sono superabili.
"Per quanto riguarda la stima del valore dell'aeroporto la determinerà una organizzazione indipendente - spiega - mentre lo scoglio della maggioranza al 76% si sgonfierà grazie all'intesa con Milano. Che sarà una scelta condivisa sia da Brescia, Verona e Trento. Per quanto mi riguarda avanti tutta per questa strada".

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