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Apre il Confortini e Zaia annuncia il piano sanit

Via al Polo chirurgico pi grande d'Italia che dar lavoro a oltre trecento medici specialisti

Entra in attività in Veneto il più grande Polo chirurgico d’Italia, realizzato all’Ospedale Borgo Trento dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona con un investimento di 212,5 milioni di euro e inaugurato ieri pomeriggio dal presidente della Regione, Luca Zaia. Il polo è stato intitolato al professor Pietro Confortini, indimenticato chirurgo dell’Azienda ospedaliera, che eseguì il primo trapianto di rene nel Veneto, secondo in Italia, il 29 novembre 1968.

“A livello nazionale- commenta Zaia- è un corso un confronto, anche duro, sulle risorse da assegnare alla sanità e con questa realizzazione ribadiamo la richiesta che il modello veneto diventi il modello nazionale. Non possiamo più accettare di pagare gli sprechi altrui, di pagare ospedali con 25 posti letto e 200 dipendenti. Oggi mostriamo come si può e si deve fare”. Il presidente ha ringraziato la Fondazione Cariverona per il grande apporto economico dato all’iniziativa e per aver così dimostrato il senso migliore dell’esistenza delle fondazioni. Zaia ha annunciato che è in arrivo la bozza di nuovo piano sanitario regionale: “E' il nostro progetto di sanità – ha detto – che non rinnega quanto fatto fino ad oggi, ma guarda all’attuale situazione finanziaria nazionale e punta a coniugare razionalizzazione, efficienza e servizi di qualità ai cittadini”.

L’imponente struttura è dotata di 33 sale operatorie per chirurgia generale, chirurgia specialistica e trapianti, day surgery, terapie intensive e reparti di degenza: costituisce un’opera pressoché unica nel suo genere, che accorpa in un solo monoblocco ben 24 diverse specialità di area chirurgica, compresi i trapianti, con tecnologie di assoluta avanguardia tra le quali 4 Tac e 4 risonanze magnetiche e con una potenzialità operativa di circa 120 interventi chirurgici al giorno. I nuovi posti letto sono 450, cui se ne aggiungono 94 di terapia intensiva. Nella struttura lavoreranno trecento medici, mille professionisti del comparto, circa cento impiegati amministrativi. Il nuovo Polo di Verona costituisce un’eccellenza che si rivolge non solo ai pazienti veronesi e veneti, ma di tutta Italia, dato che già ora circa il 20 percento degli assistiti proviene da altre Regioni. In Europa solo un paio di altre strutture sanitarie presentano caratteristiche assimilabili a queste. Eccezionale il livello di costi che si è riusciti a mantenere: l’intera struttura, compresi tutti i modernissimi macchinari, è costata infatti circa 2.350 euro al metro quadro, quanto un “banale” appartamento di periferia. Il tutto ricorrendo a circa 76 milioni di fondi nazionali Cipe ex articolo 20 (edilizia sanitaria); a circa 35 milioni di risorse regionali e dell’Azienda, ad oltre 103 milioni di contributo della Fondazione Cariverona.

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