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Ulss 22, il caso: "Falsirollo va licenziato"

Per gli ispettori da bocciare, ora Bonfante chiede alla Giunta di provvedere

“L’assunzione di Nicola Falsirollo a capo dell’Unità di Controllo di Gestione dell’Ulss 22, è illegittima in quanto non sussistono i requisiti previsti dalla legge”. Così recitano i consiglieri della Quinta Commissione in Regione agli ispettori del settore socio-sanitario, chiedendo il licenziamento immediato del giovane dottore in Giurisprudenza ed ex assessore leghista a Zevio, che è stato assunto come dirigente su chiamata diretta e quindi senza concorso. Gli ispettori hanno convenuto al fatto che “il possesso di un’alta professionalità deve essere un requisito importante per il conferimento dell’incarico”. Per questo motivo Falsirollo è stato bocciato.

È stato il consigliere regionale del Pd Franco Bonfante a chiedere alla Giunta e al governatore Giancarlo Galan di “invitare il direttore della Ulss 22 Dall’Ora ad annullare direttamente il provvedimento di assunzione e, in caso di mancata ottemperanza, di chiedere le dimissione del direttore generale dell’Ulss 22 o di procedere alla revocata del suo incarico”. Il presidente della Commissione Raffaele Buzzoni ha definito la vicenda “pesante”: “Ora, come richiesto da Bonfante, passeremo il caso alla Giunta”. Anche l’assessore alla Sanità Sandro Sandri, leghista doc, ha dovuto cedere all’evidenza: “A questo punto il direttore generale deve prendere atto dei risultati dell’indagine ispettiva: l’unica opportunità che si apre è interrompere il contratto di lavoro. L’aspetto più fastidioso è stato assistere a un vero e proprio teatrino politico”.

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