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L'Arpav: "Il Garda interamente balneabile"

L'assessore all'Ambiente, Conte: "In 4 anni investiti 28 milioni per la depurazione"

Tutto il litorale del lago di Garda è balneabile. A dirlo sono i dati dei prelievi compiuti in questi ultimi giorni dall'Arpav, che certificano non solo il pieno rispetto dei valori imposti dalla normativa, ma anche che i valori delle concentrazioni batteriche si mantengono sempre molto al di sotto di quelli stabiliti per legge. Le 20mila analisi effettuate sui mille campioni prelevati nelle 65 stazioni di rilevamento nel corso del 2010 hanno dato conferme favorevoli. In particolare sul lago di Garda, oltre ai controlli delle acque di balneazione viene effettuato il monitoraggio al fine della determinazione dello stato ecologico, il controllo delle acque destinate alla produzione di acqua potabile e la sorveglianza algale. Nel corso degli anni lo stato ecologico del Lago di Garda mostra una tendenza al progressivo miglioramento. “Questo – ha sottolineato l'assessore all'Ambiente della Regione del Veneto Maurizio Conte - è stato possibile grazie agli investimenti operati sulle strutture depurative e fognarie da parte del gestore del Servizio Idrico integrato, che ha investito sia le risorse provenienti dalla tariffa, sia finanziamenti assegnati dalla Regione, per un complessivo negli ultimi 4 anni di oltre 28 milioni di euro".

"Tali interventi – ha precisato Conte – hanno garantito il giusto equilibrio tra le acque di qualità del nostro territorio e le acque depurate che arrivano nel nostro mare. Abbiamo inteso dare queste informazioni- ha poi concluso Conte – soprattutto per un'azione di rassicurazione nei confronti dei cittadini e in particolare dei molti turisti che affollano i nostri laghi”.

L'Arpav ha reso disponibili nell'apposita area del suo sito internet i bollettini periodici redatti in tre lingue; inoltre, attraverso la visualizzazione con bandiere colorate, è possibile conoscere la situazione della balneabilità in tempo reale ed accedere ai relativi dati analitici. “Diverse sono le problematiche legate all’ambiente che possono essere risolte solamente grazie ad una forte sinergia tra i Comuni e la Regione – ha detto il sindaco Flavio Tosi intervenuto alla conferenza- una di queste è quella legata alle cave, materia che andrebbe riordinata e disciplinata quanto prima. Se fino ad oggi infatti la Regione indicava per ogni Comune solamente la percentuale massima di estrazione, attraverso una pianificazione si dovrebbe cominciare a segnalare in quali aree è possibile cavare e in quali invece no”.

Anche l'assessore Federico Sboarina ha tenuto a precisare gli interventi auspicabili in tema d'inquinamento ambientale: “Interventi comuni tra gli enti locali di amministrazione, potrebbero svilupparsi anche per quanto riguarda la riduzione dell’inquinamento atmosferico, in merito al quale insieme alla Provincia e agli altri Comuni della cintura stiamo lavorando al Piano di azione e risanamento dell’aria, l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili e l’aumento della raccolta differenziata dei rifiuti. Obiettivi importanti che stiamo cercando di raggiungere attraverso un percorso di collaborazione tra Enti”.

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