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Alta Velocit, la Provincia rischia di perdere il treno

Venerd il Cipe dovrebbe sbloccare i finanziamenti. Ma la carte ancora non sono pronte

Corsa contro il tempo per presentare al Cipe il progetto della tratta veronese dell'Alta Velocità. Altrimenti i soldi dall'Europa potrebbero non arrivare. Sarebbe una sciagura per lo sviluppo del traffico merci di tutto il Nord Est. E la politica locale è consapevole che è una sfida che non può permettersi di perdere. Per questo ieri il sindaco Flavio Tosi si è messo a capo di una crociata "pro Tav", affiché venga costruita in tempi ragionevoli. Elemento fondamentale per attirare capitali, imprese e permettere un rilancio dell'economia, assicurando anche nuovi posti di lavoro.

L'incontro con il Cipe, in cui dovrebbero essere sbloccati i finanziamenti per le progettazioni, è fissato per venerdì prossimo. Dopo essere stato rinviato di una settimana. Complici l'alluvione e le visite delle principali istituzioni della Repubblica, con Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, non si è ancora deciso nulla di definitivo. Le carte da Verona non sono ancora arrivate a Roma. Mercoledì o giovedì il commissario di Governo per il Corridoio 1 Mauro Fabris farà il punto della situazione con le Ferrovie dello Stato. E in quella sede i progetti ci dovranno essere. Altrimenti i tredici milioni messi sul piatto dall'Unione Europea andranno in fumo. Assieme alla battaglia con Bolzano e Trento per assicurarsi la precedenza dell'inizio dei lavori. Miozzi chiede anche che i soldi di Bruxelles destinati a Bolzano, di cui la città dell'Alto Adige non ha fatto richiesta, vengano dirottati su Trento e Verona. Ma se si arriva tardi a un appuntamento con una bella donna, le probabilità di rimanere con un pugno di mosche aumentano.

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