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Alluvione, problemi con la paratia "antiesondazione"

Ponte sulla strada regionale 11 non in buone condizioni, Genio civile al lavoro per una soluzione

Se sicurezza deve essere, sicurezza sarà. Le difficoltà da superare però sono tante, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista logistico. I tecnici del Genio civile in questi giorni sono al lavoro per i rilievi preliminari per determinare la fattibilità delle tre opere che dovranno difendere Soave. Dalle piene dei suoi fiumi.

Le preoccupazioni maggiori, in questo momento, arrivano dal progetto della paratoia provvisoria sulla strada regionale 11. Perché il ponte su cui dovrebbe poggiare è in pessime condizioni. Sono state trovate rotture longitudinali sul fondo, che perde acqua, e sulle parti laterali. Molti mattoni non sono coesi, anche per il difficile stato in cui versa la malta. Questa struttura dovrebbe costituire le fondamenta della paratia mobile. Bisogna trovare il modo di renderla più sicura. Perché comunque non si torna indietro. L'opera, anche se provvisoria e propedeutica a un sistema stabile di paratie, si farà.

"Quando l'acqua spingerà la barriera sul ponte non ci saranno problemi - spiega Mauro Roncada, dirigente del Genio civile veronese - diverso il caso in cui l'acqua iniziasse a scorrere nel verso opposto. Potrebbero esserci problemi di strappamento". Esattamente il caso dell'alluvione di novembre. Quando Chiampo, Alpone e Aldegà aumentarono il loro volume arrivando fino a San Bonifacio. Da lì il Tramigna, trovandosi di fronte un "tappo" d'acqua, è refluito fino a Soave. Allagando il paese.

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