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Bandiere del gusto 2013, in Veneto ben 371 specialità enogastronomiche

Ecco la classifica stilata da Coldiretti del patrimonio enogastronomico italiano: a fare la voce grossa quest'anno è la Toscana con ben 463 prodotti tradizionali, seguita da Campania (387) Lazio (384) e Veneto (371)

Il Veneto guadagna ben 371 “bandiere del gusto 2013”, le specialità, cioè, ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni. A dirlo la Coldiretti che traccia la speciale classifica del patrimonio enogastronomico che i turisti italiani e stranieri potranno gustare nell’estate 2013. Come si legge nel comunicato di Coldiretti, a fare la voce grossa quest’anno è la Toscana con ben 463 prodotti tradizionali, seguita da Campania (387) Lazio (384) e Veneto (371).

Come si legge nel comunicato «anche grazie a questi risultati l’Italia è leader mondiale nel turismo enogastronomico a livello mondiale con oltre 24 miliardi di euro spesi dai turisti nazionali ed esteri nel belpaese per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti tipici, secondo l’analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che è destinata alla tavola ben un terzo (33 per cento) della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia».

Non per altro il turismo enogastronomico italiano è uno dei settori che nonostante la crisi è in continua crescita, come afferma il Rapporto Annuale dell’ “Osservatorio sul Turismo del Vino in Italia”, promosso dalle Città del Vino e realizzato dal Censis Servizi, che è stato presentato il 15 febbraio scorso alla “Bit-Borsa Internazionale del Turismo 2013”.

Un successo quello dell’enogastronomia italiana evidenziato anche dal fatto che nel 2013 sono stati riconosciuti ben 4698 prodotti tipici presenti sul territorio nazionale.

Tra i 371 prodotti tipici Veneti, uno in più rispetto allo scorso anno, la grande new entry di questa edizione è la patata di Bolca, un tubero vulcanico dei Monti della Lessinia ottimo per la preparazione degli gnocchi.   

«Una offerta che cresce e che - conclude la Coldiretti - conferma i primati dell’agricoltura italiana che ha scelto di non coltivare ogm, ha il primato europeo nel numero di aziende biologiche e vanta inoltre la leadership nei prodotti riconosciuti a livello comunitario con ben 252 denominazioni di origine sono 331 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 59 a denominazione di origine controllata e garantita (Docg) e 118 a indicazione geografica tipica (Igt)».

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