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Storie e leggende sulla provincia di Verona: le Valli Grandi Veronesi

Un chiesa sotto l'acqua di cui si sentono le campane. Una delle tante favole che circolano sul territorio della bassa veronese compreso tra l'Adige e il Po

C'era una volta un uomo che dormiva al chiaro di luna vicino ad una grande distesa d'acqua. Quest'uomo viene svegliato dai rintocchi di una campana, ma non riesce a capire da dove provengano questi rintocchi. Ascoltando bene s'accorge che lo scampanìo proviene da sotto l'acqua. Guardando nell'acqua trova la chiesa, con le campane che suonano e le persone attorno che corrono e gridano. L'uomo corre al suo paese, racconta quello che ha visto e torna con i suoi compaesani, ma lo spettacolo che si trovano di fronte è diverso. Non più baccano e confusione, ma silenzio e disperazione. Uno spettacolo così pauroso da far scappare via l'uomo con tutti i suoi compaesani.

Molto probabilmente questa favola è ambientata a Spinimbecco, frazione di Villa Bartolomea, ed è una delle tante leggende che circolano sulle Valli Grandi Veronesi, quel territorio della bassa veronese compreso tra l'Adige e il Po. Un territorio più volte cambiato nei secoli. Inizialmente paludoso, fu bonificato dagli antichi romani. Nel 589 un'enorme alluvione (documentata anche in un testo di Paolo Diacono) causò un disastroso straripamento dell'Adige. Un fatto che alla fine è rimasto nell'immaginario popolare e si conserva in queste storie. Si parla di case distrutte e appunto di una chiesa, quella di Spinimbecco, che è stata sommersa dall'acqua ma non è crollata. A quella alluvione se ne aggiunsero altre nei secoli e fu solo nella seconda metà del 1900 che si completò la nuova bonifica del terreno.

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