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Uomini illustri di Verona: Giambettino Cignaroli

A lui è intitolata l'Accademia di Belle Arti di Verona, di cui nel 1764 fu eletto direttore perpetuo quando ancora si chiamava Accademia di pittura di Verona

A lui è intitolata quella che oggi è l'Accademia di Belle Arti di Verona, di cui nel 1764 fu eletto direttore perpetuo quando ancora si chiamava Accademia di pittura di Verona, nata proprio grazie al suo interessamento.

Giambettino Cignaroli è nato a Verona nel 1706 ed è stato sepolto sempre a Verona, nella chiesa dei Santi Siro e Libera, dopo la sua morte avvenuta nel 1770. Non si sposò, né ebbe figli, è però cresciuto in una famiglia di artisti. I cugini del padre erano pittori e anche due suoi fratellastri, mentre l'altro fratellastro, Diomiro, fu scultore.

Si diede all'arte a quindici anni, dopo aver studiato dai gesuiti. Approfondì la pittura nella scuola di Prunato, dove strinse rapporti di amicizia con altri pittori come Ludovico Dorigny e Antonio Balestra.

Trascorse quasi tutta la sua vita nella sua città. Lasciò Verona solo per brevi periodi. Il più lungo probabilmente è stato tra il 1735 e il 1738 per affrescare casa Labia a Venezia. Rifiutò molti incarichi al di fuori della città scaligera. Gli fu chiesto di trasferirsi nelle corti di Madrid e di Parma, ma non accettò. Prima della sua morte, anche da Vienna gli arrivò l'offerta di dirigere l'accademia cittadina e le gallerie imperiali.

Oltre che di pittura si dilettò anche di poesia. La celebrità non la raggiunse con i suoi componimenti, bensì con i suoi quadri dove si ritrova il suo gusto per la scuola bolognese. I soggetti selle sue opere vengono raffigurati con un equilibrio classicista, armonioso e il più possibile simmetrico. Dotato di una profonda religiosità, le tematiche scelte nei suoi quadri sono di tipo religioso e più raramente storico.

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