Le torri di Verona: Torre del Gardello in Piazza delle Erbe
La prima torre campanaria della città di Verona, anche se originariamente le ore si potevano solo ascoltare e non vedere. Il quadrante dell'orologio fu aggiunto successivamente
In epoca scaligera furono erette a Verona una serie di torri, che erano sì delle costruzioni belliche a difesa della città, ma erano diventate anche un simbolo di prestigio familiare oppure cittadino. Proprio per la collettività in capo a Piazza delle Erbe nacque la Torre del Gardello, per volere di Cansignorio nel 1370. La verità storica però indica che in quel punto già esisteva la torre di una casa fortezza. Cansignorio della Scala non fece altro che restaurarla ed innalzarla, per farne un punto di riferimento per i cittadini. Il nome probabilmente deriva proprio dai proprietari di quella antica casa fortezza.
Come recita un'iscrizione, da Torre del Gardello suonò per la prima volta a Verona un orologio a campana. Un orologio però invisibile, perché il quadrante esterno è stato montato nel 1421. Prima, le ore si potevano solo ascoltare e non vedere. Solo dopo il 1661, un orologio venne collocato in un'altra torre cittadina, la Torre dei Lamberti.
In un'altra trascrizione contemporanea alla torre, la città di Verona viene definita "marmorina", cioè riedificata in marmo. Un appellativo che rimase a lungo legato alla città, tanto è vero che nel quattordicesimo secoli i veronesi venivano anche chiamati marmorini.
La Torre è alta 44 metri, ma originariamente era leggermente più bassa. Fu rialzata nel 1626, quando gli fu messa come punta un cono tronco al centro della merlatura a coda di rondine. La cella campanaria è proprio sotto i merli e si vede grazie alle finestra a bifora con colonnina al centro. La campana pesa 1,8 tonnellate ed è conservata a Castelvecchio. L'autore, Maestro Jacopo, fece incidere su di essa lo stemma della città, l'immagine di San Zeno e alcune iscrizioni in carattere gotico.