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I siti archeologici di Verona e provincia: la grotta di Fumane

Uno dei siti archeologici più importanti, dove è possibile trovare tracce del passaggio dell'uomo di Neanderthal e quello che probabilmente è il reperto pittorico più antico d'Europa

La storia del territorio veronese è più lunga di quello che si crede. C'era vita prima degli scaligeri, come c'era vita prima dell'Arena. Ogni momento storico ha lasciato un segno nel capoluogo, ma anche nel territorio che adesso fa parte della provincia di Verona

Individuare un'età dell'oro nei vari passaggi storici è impossibile. E poi, come si dice: "L'età dell'oro è sempre prima". E prima di tutto c'è l'inizio della storia. E prima ancora c'è la preistoria, quando mangari non si scriveva nulla, ma comunque si viveva e qualcosa è sopravvissuto al passaggio dei millenni.

Ed è sempre interessante andare a scoprire le tracce di un antico passato, per scoprire le differenze e magari anche le sorprendenti somiglianze con la vita presente.

Uno dei siti archeologici più importanti del veronese è la grotta di Fumane, in Valpolicella. Relativemente recenti sono state le scoperte fatte in questo sito, rinvenute negli anni Sessanta dall'archeologo Giovanni Solinas. Dopo un primo abbandono, che purtroppo porto anche incuria e saccheggi, le ricerche ripresero alla fine degli anni Ottanta e tutt'ora si riescono a fare scoperte interessanti.

La grotta si può definire un vero e proprio monumento, dove è possibile trovare tracce del passaggio dell'uomo di Neanderthal, ad esempio. Uno dei simboli del sito è una figura, simile ad un uomo, che è stata trovata nel 1999 dipinta su una pietra. Si pensa che sia la riproduzione di uno sciamano ed è probabilmente il reperto pittorico più antico d'Europa.

Altre informazioni, anche per volesse visitarla, su grottadifumane.eu

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