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Il lunario del contadino veronese: San Paolo dei Segni

Nella notte prima del 25 gennaio, i contadini veronesi lasciavano fuori dalle loro finestre dei catini d'acqua oppure delle cipolle a spicchi, per scoprire i segni delle future condizioni meteorologiche

Ogni giorno dell'anno la chiesa cattolica ricorda uno o più santi, ma per la tradizione contadina veronese i giorni non sono tutti uguali. Ce ne sono alcuni in cui si può dire che la devozione ai santi si fonde con quella alla terra e il 25 gennaio e sicuramente uno di questi giorni speciali.

Il 25 gennaio è il giorno in cui si ricorda la conversione di San Paolo, ma per i contadini veronesi è il giorno di San Paolo dei Segni. Nella notte tra il 24 e il 25 gennaio era possibile scorgere, infatti, dei segni che predicevano le condizioni meteorologiche di tutti i mesi dell'anno. In alcuni paesi questi segni venivano letti in una scodella o in un catino pieni d'acqua lasciati fuori dalla finestra per tutta la notte. In altri, invece si tagliavano sei cipolle e le dodici metà rappresentavano i dodici mesi dell'anno. Sulle mezze cipolle si spargeva un po' di sale e si lasciavano all'esterno della casa nella notte che portava al 25 gennaio. La mattina gli spicchi di cipolla venivano esaminati per scoprire quali sarebbero stati i mesi più piovosi e i mesi più secchi.

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