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L'arte delle piccole chiese veronesi: San Bartolomeo a Caorsa di Affi

Esternamente non richiama l'attenzione, ma al suo interno sono presenti ancora numerosi affreschi. E i più antichi sono del XV secolo

Risale al XV secolo anche se all'epoca non aveva la forma attuale. Due secoli dopo la sua costruzione, la chiesa di San Bartolomeo di Caorsa fa ingrandita, con l'innalzamento del tetto e il rifacimento dell'abside. Successivamente fu poi aggiunta la sacrestia.

Esternamente non richiama particolarmente l'attenzione. Non sono presenti decorazioni e il piccolo campanile e a vela, sul tetto.

La pianta è rettangolare ed entrando si scopre che la chiesa è ad un'unica navata. Ma ciò che balza agli occhi è la ricca presenza di affreschi su entrambe le pareti. In fondo, l'abside è rettangolare e contiene un altare rivestito in marmo e una pala che raffigura la Madonna con Bambino tra i Santi Bartolomeo e Giovanni Evangelista.

Gli affreschi più antichi sono del XV secolo. Tra i soggetti affrescati sulle pareti ritornano spesso ovviamente San Bartolomeo, la Madonna e Gesù, ma ci sono anche affreschi di Sant'Antonio abate, San Cristoforo, San Giorgio, San Francesco, Sant'Elena e San Giacomo. Quasi metà della parte inferiore della parete di destra è occupata da un'Ultima Cena in cui a tavola è servito un maialino. A Caorsa infatti il giorno di San Bartolomeo (24 agosto) c'è la sagra dei maiali.

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