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Il cinema sonoro prima del cinema sonoro al Teatro Ristori di Verona

Il 3 maggio 1902, i veronesi poterono assistere al "Phono-Cinéma", una proiezione cinematografica non più muta, ma con il sonoro sincronizzato con le immagini riprese

Una proiezione di rara chiarezza e accuratezza, uno spettacolo meraviglioso. Così è stata descritta la prima di "Phono-Cinéma - Théatre de Paris" al Teatro Ristori di Verona, datata 3 maggio 1902. I veronesi poterono per la prima volta assistere ad una proiezione cinematografica con il sonoro sincronizzato. Davanti ai loro occhi videro degli attori francesi ripresi mentre recitavano l'Amleto oppure il Cyrano. Alcuni fotogrammi erano stati anche colorati a mano, ma la vera novità non fu il colore, bensì il sonoro. Prima, infatti, il cinema era muto e al massimo alcune orchestre suonavano dal vivo mentre il pubblico teneva gli occhi incollati sulle immagini in movimento sullo schermo bianco. Il Phono-Cinéma inventato dalla francese Margherita Vrignault superava tutto questo attaverso un movimento sincronico tra fonografo e macchina da presa che permetteva di unire audio e video. Per gli uomini del 1902 fu uno spettacolo straordinario, un enorme passo in avanti rispetto al cinema per come lo conoscevano. Un passo in avanti nella storia del cinema che poi prese stabilmente quella direzione. "Don Giovanni e Lucrezia Borgia" è datato 1926 ed è riconosciuto come il primo film sonoro prodotto per fini commerciali. Il meccanismo che usava era simile a quello che i veronesi avevano già apprezzato nel 1902 al Ristori. Fu la Warner Bros a produrlo e l'anno successivo arrivò "Il cantante di jazz", primo film in cui il pubblico ha potuto ascoltare la voce registrata degli attori che recitavano.

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