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Palazzi storici della città di Verona: La Loggia del Consiglio o Loggia di Fra' Giocondo

La Loggia del Consiglio, nota anche con il nome di Loggia di Fra' Giocondo, è situata all'interno di piazza dei Signori a Verona. La sua costruzione venne ultimata nell'anno 1492

La Loggia del Consiglio, detta anche Loggia di Fra' Giocondo, oggi ospita al suo interno gli uffici dell'Amministrazione provinciale veronese. Si tratta dell'edificio collocato in piazza dei Signori, a lato del Palazzo di Cangrande ed innanzi al Palazzo della Ragione. La Loggia venne costruita durante la fase di dominio a Verona della Repubblica di Venezia, realizzata in perfetto stile rinascimentale. All'Ottocento risale invece l'errore di attribuzione dell'opera edilizia all'architetto veronese Fra' Giocondo, il quale tuttavia non prese mai parte alla realizzazione della Loggia.

La città nel XV secolo era governata dai podestà e capitano veneziani, ma dal punto di vista politico aveva altresì un consiglio di illustri cittadini che potevano prendere decisioni importanti, ritrovandosi per l'appunto all'interno della Loggia, perciò denominata del Consiglio. La costruzione dell'edificio non fu mai vista di buon grado da parte della Serenissima, in quanto nello stile faceva riferimento alle città della Toscana o a Roma che non erano esattamente in buoni rapporti con Venezia. Inoltre dal punto di vista architettonico la Loggia del Consiglio richiama anche l'epoca romana della stessa città di Verona, un periodo durante il quale l'importanza di Venezia era sicuramente inferiore rispetto a quella di Verona. Lungo la parte alta della facciata della Loggia del Consiglio si possono, infatti, persino notare ben 5 statue di altrettanti illustri personaggi veronesi risalenti all'epoca romana, vale a dire Catullo, Emilio Macro, i due Plinio e Vitruvio.

La Loggia del Consiglio venne ultimata nell'anno 1492, mentre nel corso dei secoli successivi furono commissionati a vari artisti i dipinti, soprattutto a carattere politico, che adornano le sale interne del palazzo. Al 1566 risale la tela della Madonna col bambino che riceve l'omaggio di Verona, realizzata da Bernardino India e Orlando Flacco, mentre nel 1595 Jacopo Ligozzi ricevette l'incarico di dipingere l'atto solenne di dedicazione volontaria di Verona a Venezia risalente al 1405. Oltre a questi all'interno della Loggia del Consiglio sono inoltre presenti altri dipinti di importanti artisti come Boscaretti e Cignaroli.

Ad oggi la Loggia del Consiglio non è visitabile, salvo rare occasioni, ma per chi si addentra verso il portale interno della Loggia, è possibile notare un'iscrizione in latino che recita "pro summa fide summus amor", traducibile come "a massima fede, massimo amore". La scritta venne naturalmente fatta apporre per volontà della Repubblica di Venezia, quale severo monito rivolto a tutti i membri del Consiglio cittadino che all'interno della Loggia svolgevano le loro riunioni politiche.

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