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Storia e monumenti della città. La "Madonna Verona" in piazza delle Erbe

Per la sua posizione centralissima, collocata nel bel mezzo dell'antico foro romano, la fontana con alla sua sommità la statua di "Madonna Verona" è sicuramente tra i più importanti simboli cittadini

La sua posizione centralissima, collocata nel mezzo dell'antico foro romano della città, ne fa sicuramente uno dei monumenti più importanti di Verona. La fontana posta alla metà di Piazza Erbe è nota con il nome di "Madonna Verona", in virtù della statua dalle sembianze femminili che campeggia al di sopra della vasca.

Il monumento venne fatto costruire da Cansignorio della Scala durante l'anno 1368, recuperando una vasca termale in marmo rosso veronese di epoca romana e apponendovi il corpo di una statua altrettanto antica, cui vennero aggiunte le parti mancanti, vale a dire il capo e le braccia. Si trattò di un'edificazione volta a rendere omaggio alla città e alla sua lunga storia, in occasione probabilmente del ripristino dell'acquedotto che sin dal tempo dei Romani riforniva la città con l'acqua proveniente dalle colline.

In linea con la volontà di celebrare la tradizione storica dell'urbe, vennero fatti scolpire tutt'intorno allo stelo che s'innalza dalla vasca e funge da piedistallo per la statua, le effigi dei re del passato di Verona. Tra questi rientra anche il mitico re Vero, da cui secondo la leggenda deriverebbe il nome stesso della città, Verona sua regina. Si possono poi notare i volti di Alboino re dei Longobardi e Berengario duca del Friuli che proprio a Verona stabilì la capitale del suo regno.

La statua di "Madonna Verona" dunque, nulla ha a che vedere con la Vergine Maria del Cristianesimo, essendo piuttosto la personificazione della città stessa, rappresentata quale figura di donna maestosa e altera, una vera e propria signora medievale, una regina con tanto di corona, proprio per questo appellata "Mia signora", "Mea domina" appunto, da cui la forma contratta di "Madonna". La statua simbolo della città incarna dunque lo splendore e la ricchezza di Verona, esprimendone inoltre la longevità attraverso il recupero del corpo d'età romana e il suo completamento nelle parti assenti, a testimonianza dello sviluppo della città in epoca medievale sotto la Signoria Scaligera.

Un'ultima peculiarità da rilevare riguarda il cartiglio in rame che è elegantemente esposto tra le mani dalla "Madonna Verona": l'incisione che è tuttora possibile leggere, riporta l'antico motto della Verona comunale "Est iusti latrix urbs haec et laudis amatrix", ossia "Questa città è dispensatrice di giustizia e amante della lode".

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