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Modi di dire veronesi: La s'à maridà coi nissoi de San Nasar

Lo si diceva delle donne che si sposavano senza portare alcuna dote. Il riferimento è ai panni scolpiti sulle colonne del portale d'ingresso della chiesa dei Santi Nazaro e Celso

Come tradizione ancora resiste, anche se non ha più il valore che aveva in passato. Quando un uomo e una donna si sposavano, la famiglia della sposa era solita portare qualcosa in dote. Questo qualcosa generalmente erano asciugamani oppure lenzuola e coperte.

Alla tradizione della dote è legato il detto "La s'à maridà coi nissoi de San Nasar", che tradotto letteralmente dal dialetto significa "Si è sposata con le lenzuola di San Nazaro". Il San Nazaro in questione è quello della chiesa dei Santi Nazaro e Celso che a Verona si trova in largo San Nazaro. La particolarità di questa chiesa è che davanti alla facciata c'è un portale con quattro colonne. Su queste quattro colonne sono scolpiti dei panni annodati, comunemente chiamati nissoi, le lenzuola appunto.

La s'à maridà coi nissoi de San Nasar si diceva dunque di quelle donne che si erano sposate senza portare alcuna dote.

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