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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Monumenti ed edifici storici della città di Verona: la Chiesa di San Lorenzo

La Chiesa di San Lorenzo si trova lungo corso Cavour in centro a Verona, a breve distanza anche dal fiume Adige. Si tratta di un edificio sacro la cui origine può essere fatta risalire fino al IV secolo. Distrutta da un terremoto, la chiesa venne ricostruita nel XII secolo

La chiesa di San Lorenzo è collocata in pieno centro storico a Verona, lungo corso Cavour a breve distanza anche dal fiume Adige. La sua origine pare si possa far risalire indietro negli anni fino al IV secolo. Nell'ambito del violento terremoto che afflisse Verona l'anno 1117 la chiesa di San Lorenzo finì totalmente distrutta, per essere poi ricostruita nel corso del XII secolo, secondo lo stile carolingio. Sempre alla fase di ricostruzione è possibile far risalire la posteriore aggiunta di un matroneo. Nell'anno 1877 inoltre l'edificio fu restaurato ulteriormente.

L'accesso alla chiesa lungo corso Cavour, avviene attraversando un portale in marmo, dai tratti rinascimentali per quanto riguarda gli stipiti, ma di stile gotico se prendiamo in considerazione l'arco e i capitelli della struttura. Al di sopra campeggia la figura di San Lorenzo, una statua che lo rappresenta reggente in una mano il suo emblema di santo, la graticola che ne rammemora il martirio.

La facciata della chiesa di San Lorenzo è caratterizzata principalmente dalla presenza di due torri circolari, poggiate su ampie basi di pietra. Le torri sono entrambe posteriori rispetto alla costruzione della chiesa stessa. L'ambiente all'interno dell'edificio è volutamente essenziale e scarno, pur presentando un'incantevole Pala del Brusasorzi collocata al di sopra dell'altare e raffigurante la Vergine con bambino e tre santi.

Per quanto riguarda l'interno dell'edificio, così come è possibile leggere in un documento dell'Associazione Chiese Vive, esso è caratterizzato dalla presenza in "senso longitudinale di due eleganti file di pilastri alternati a colonne che lo dividono in tre navate chiuse da altrettante absidi. A queste si aggiungono altre due absidi, sistemate nei due bracci del transetto. La verticalità del tempio e i numerosi archi, duplicati dalla presenza dei matronei, creano un armonioso gioco di pieni e vuoti, di fughe e ombre, di toni e colori, che porta alla severa semplicità del presbiterio, centro dell’intera visione”.

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